Esami

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  1. olcesamante
     
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    Poiche' non si dicono solo le cose belle, ecco la mia prima "sessione inglese": al posto degli esami per gli studenti post-laurea si scrivono delle tesine di 3000 parole, i voti sono in percentuale (la sufficienza e' 50%, 76% e' 'distinction', per qualcuno un traguardo irraggiungibile ma sospetto si tratti di leggenda)
    Dicembre 2005: consegno il progetto tesi per "Research Design I". Ci metto una settimanella. Voto: 66%, commento relativamente lusinghiero con accenni ai difetti del mio tipo di ricerca e consigli vari.
    Gennaio 2006: a tre giorni dalla consegna delle tesine per "Gender, Sexuality and Culture" e "Post-Gay Culture", scopro che la segreteria del dipartimento di Inglese, al contrario di quella del master (Sociologia), vuole anche la consegna di due copie cartacee. Piccolo problema: sono in Italia ed e' giovedi'. Trovo un'amica disposta a stampare anche le mie tesine, ma le consegnera' il giorno dopo. In 12 ore correggo la tesina "Masculinity and Silence in Jackie Kay's Trumpet" per "G, S & C", e invento per l'altra un paragone tra Ovidio, Wilde e Self (un epigono irriverente di quest'ultimo) circa il mito di Narciso. Nel primo caso, sono relativamente tranquilla, ho lavorato complessivamente una settimana, anche se la prof (l'unica straniera, ed e' pure italiana, Daniela) e' tosta e sta 'antipatica' a tutte. Nel secondo caso, anche se ho accumulato le citazioni per almeno un paio di settimane, devo inventarmi tutto di sana pianta. Spero che David (si fanno chiamare per nome) sia clemente. I risultati sono arrivati ieri, me li sono ritrovati uno alla volta sul tavolo, in due sere diverse. Daniela mi ha dato il 50%, scrivendo che la mia ricerca e' piu' "impressionist" che "critical", anche se alcune osservazioni sono intelligenti, bibliografia e note non sono accurate, e non sviluppo alcune tematiche importanti. Ah, le mie frasi sono arzigogolate e faccio errori di sintassi. David mi ha bocciata, 40%. In una mail mi ha spiegato che e' rimasto davvero "impressed" dalla tesina, ma non ci appizzava niente con Self e le tematiche discusse al corso, e per di piu' era troppo corta.
    Adesso devo riscriverla, il voto non potra' superare la soglia del 50%, e la segretaria mi ha raccomandato di "studiare molto" questo semestre per non rcompromettere i risultati del master.
    Cerco di consolarmi pensando all'incidente a 24 ore dalla consegna, e al fatto che la tesina fosse buona, solo che non c'entra un cappero col corso.
    Non so quanto la laurea italiana in Lettere Moderne e un master all'estero siano paragonabili, ma in parte ho sperimentato, su un piano piu' ristretto rispetto agli esami orali quello che qualcuno diceva sulla fortuna, che gioca un ruolo non indifferente sul voto finale. Ho anche sperimentato cosa si provi ad impegnarsi molto ottenendo magri risultati, e studiare quando, escludendo le tragedie, le cose non sempre vanno benissimo. Insomma, in poco tempo ho vissuto molte delle situazioni di cui si parlava in questa discussione.
    Continuo a credere che sia soprattutto colpa mia. Con Daniela, forse, anche tra dieci anni non avremo le stesse idee di impressionismo e di critica, ma il patatrac di David era evitabile. Potevo informarmi meglio, cercare meglio sul sito, studiare meglio.
    Siccome in caso di sconfitte personali si diventa indulgenti verso se stessi, comincio a caldeggiare l'idea di annoverare, tra i fattori che possano definire (seppur riduttivamente) la personalita', non tanto lo sforzo 'obbligato' per avere sempre i migliori risultati, quanto la voglia di "tentare", essere li' a impegnarsi nonostante i problemi.

    Edited by olcesamante - 24/2/2006, 21:46
     
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97 replies since 5/1/2006, 20:15   509 views
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