soldati a NASSYRIA...

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  1. olcesamante
     
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    Ho amato a modo mio uno che andava a fare queste missioni, al tempo aveva 21 anni e si fece tatuare un crociato sul braccio, l'ideale per una missione di pace in Kossovo... Un suo concittadino, anche lui in Kossovo, aveva scelto un nome di battaglia da condottiero romano, che non ricordo. Tutti e due sono fascisti militanti, l'ho saputo da poco, e forse fa poca differenza per me.
    Quando chiesi implicitamente il perche' di quel tatuaggio, il primo mi rispose che sono cose che si fanno una sola volta nella vita, e in circostanze che, era il messaggio recondito, non poteva intendere chi non le avesse affrontate. Mi lascio' perplessa.
    Una volta vidi un film sui posti in cui era stato questo amore mancato e anche se lo sapevo sano e salvo a casa, e assolutamente noncurante della mia preoccupazione, rimasi li' a pensare al suo corpo bianco in pericolo anche per una pisciata ("Dove andate? La' ci stanno le mine! Fatela sulle ruote"), e alla donna che lo aveva avuto per una notte.
    L'altro mi mando' memorie perche' le correggessi, a volte non metteva le "h", la sua testimonianza mi commosse meno. Quando gli dissi che leggere di lui mi faceva pensare all'altro si offese.
    E' facile immaginare dei soldati morti come esseri umani, difficile immaginarli come esseri umani con cui avresti potuto dividere il tavolino di un bar.
    Ha ragione Eulibio, rispetto senza enfatizzare. E, se posso permettermi... Ce ne andiamo o no da la'?!

    Edited by olcesamante - 28/4/2006, 13:05
     
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21 replies since 27/4/2006, 23:10   278 views
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