Sogni

Quando sono talmente reali...

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  1. Aspasia
     
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    Sognare di dover togliere la macchina nuova a papà perchè poco sicura costringere tutti a prendere il treno senza biglietto. sparatoria in treno..
    Il giorno dopo che è arrivata la macchina nuova (questo nella realtà) cioè il giorno di natale papà fa un'incidente!

    Bello eh?
     
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  2. milly83
     
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    Ho sognato che filtravo con un vekkio di 60 anni...oddio ke skifo.....mi divertivo a provocarlo ma mi faceva skifo....però intanto lo porvocavo!!!oddio ke skifo....e poi ho sognato una tavolata infinita con tanti invitati....ed io che ci giravo intorno alla ricerca del mio posto....che era a cpotavola!!!io ero la festeggiata....festeggiavo la mia laurea!!!Madò ke sogno incasinatao!!
     
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  3. Lohengrin80
     
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    Armida....
    bello il luccichio delle stelle del tuo sogno...
     
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  4. danielina
     
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    Io dopo il festino,ho fatto un sogno hard...sarà stato l'assenzio!!! wink.gif
     
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  5. tristanotradito
     
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    Stanotte ho sognato di essere condannato a morte.

    Durante le visite concessemi negli ultimi giorni, tutti piangevano disperatamente.

    Dal canto mio ero addolorato, ma più che la mia morte (tra l'altro il pretesto della condanna era praticamente nonsense) ciò che mi atterriva era che nel paese dove mi trovavo nessuno discutesse dell'ignominia della pena di morte in sé.

    Il sogno si è interrotto un attimo prima che, legato alla sedia, fosse data la scarica, e immediatamente dopo che io pronunciassi, davanti agli esecutori e al pubblico dell'esecuzione, la frase iscritta sulla tomba di Kant.

     
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  6. de Guermantes
     
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    sei tonino anche nei sogni!
     
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    CITAZIONE (tristanotradito @ 7/1/2006, 15:36)
    la frase iscritta sulla tomba di Kant.

    Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me.

    Cmq hai fatto questo sogno per i sensi di colpa derivanti dal tuo sadismo inconscio. In realtà sei tu che sei capitalmente spietato o spietabile con il mondo, probabilmente, e non viceversa (senza scordare che del mondo fai parte, e quindi questa spietà ben usi rivolgere anche contro te stesso). Ciò talvolta in nome di (quando la osservi), e talvolta in deroga a (quando ti concedi - nei confronti altrui - i tuoi piccoli momenti di sadismo psicologico), proprio la Legge morale la cui citazione giustamente conclude il sogno. Il problema di fondo è che non si può vivere in base a una Legge, per quanto sublime, ma deve essere il cuore a muoverci in ogni momento. Insomma, per eccesso di centrismo della ragione, la tua vita risulta un po' kafkiana; e i frutti più ovvi di tale alienazione sono le lacrime (tue, pur se dentro, e che nel sogno spacci per altrui). Tutto questo stando al tuo sogno, naturalmente, e alla sua interpretazione da parte mia; che sono, sì, un fine psicologo, ma sono anche una psiche, ergo fallibile (perché ho un punto di vista, e non una sfera di vista come Dio - Dio qui inteso come pura ipotesi)...



    CITAZIONE (milly83 @ 31/12/2005, 18:07)
    Ho sognato che filtravo con un vekkio di 60 anni...oddio ke skifo.....mi divertivo a provocarlo ma mi faceva skifo....però intanto lo porvocavo!!!oddio ke skifo....

    Cara, per l'interpretazione ti rimando a https://www.forumcommunity.net/?t=478719&st=614 wink.gif

    Edited by Hamlet da Hamelin - 7/1/2006, 16:40



    CITAZIONE (TonyPutrino @ 23/12/2005, 13:43)
    ho sognato di uccidere a sprangate valentina(la mia gatta).

    In realtà la gatta del sogno sei tu stesso, e ti autodistruggevi per un rifiuto inconscio che hai di una tua componente particolare, che associ a qualche qualità felina.

    Mi è venuta voglia insomma di interpretare tutti i vostri sogni!, ma ora devo correre al bagno... poi a pranzare... e poi a studiare... au revoir...
     
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  8. olcesamante
     
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    CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 7/1/2006, 16:43)
    Mi è venuta voglia insomma di interpretare tutti i vostri sogni!, ma ora devo correre al bagno... poi a pranzare... e poi a studiare... au revoir...

    Ua', a saperlo mica facevo buttare i soldi dei miei in ville a Courmayeur! w00t.gif
     
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  9. tristanotradito
     
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    CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 7/1/2006, 16:43)
    Il problema di fondo è che non si può vivere in base a una Legge, per quanto sublime, ma deve essere il cuore a muoverci in ogni momento.

    Ogni mio atto o parola accade previa deliberazione tendenzialmente laboriosa; ho imparato a processare ogni mia parola fatùra in pochi microsecondi.
    In effetti vivo male. Ma me ne viene peggio, e molto, ogni volta che sospendo o edulcoro il giudizio su atti e parole, e seguo... il mio cuore, che evidentemete 30.000 anni di evoluzione del Cromagnon non sono valsi a rendere infallibile.

    Io sono Ragione e Sentimento (e cioè Sentimento del Valore) ma non Emozione. L'emozione è in me, mi è cara, ma non sono Io. Essendo essa contingente (cioè in generale 'possibile' eppure 'necessaria' rispetto alle sue cause), ebbene non essendone io 'causa cosciente' non voglio esserne succube.

    Certo in questo modo io cesso di essere individuo: sono cioè spaccato in due perché c'è continuamente un me pensato da un me che pensa se stesso. La Morale rende infatti 'Dividui' e io lo so. Se mi reindividualizzassi - cosa impossibile, perché la spontaneità perduta non si riaquista se non mediata da un concetto di spontaneità che lo spontaneo autentico non ha, o almeno non ha presente - cesserei anche di essere libero sarei cioè il castello di sabbia del fanciullo di cui parla Eraclito e vivrei quindi nella paura.


     
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    CITAZIONE (tristanotradito @ 7/1/2006, 20:09)
    L'emozione [...] non essendone io 'causa cosciente' non voglio esserne succube.

    Eppure talvolta è così delizioso abbandonarsi alle emozioni! Ma quando tu mi vedi in estasi di gioia, dove (per la consapevolezza dell'amore di cui taluni esseri mi circondano, o della bellezza, spie dell'immensa spinta al Bene - e al Bello - latente in ogni granulo del cosmo) il mio cuore e il mio intelletto si fondono in una sfera luminosa per minuti ebbri e superni che dànno il maggior senso alla mia vita, ebbene, allora ti preoccupi e pensi che io abbia bisogno d'uno psichiatra; per poi in altra occasione venirmi a parlare, contraddittoriamente, di santa Teresa d'Avila, lodando le sue estasi, allorquando devi difendere la rispettabilità di una fede in cui non credi - difenderla per semplice astratto dovere di rigore dialogico. E così, qui e altrove, per non voler essere succube delle emozioni (né sopporteresti di essere succube della Fortuna: ben s'intende da https://www.forumcommunity.net/?t=1152376&st=77), finisci con l'essere succube della razionalità. Come posso curare, mio adorato, questo tuo orribil morbo che ti intènia? Lo vedi, intanto ti vai fissando con quei concetti da maniaco del concetto, tipo che la spontaneità non si può recuperare... quando poi io direi che è tutto da dimostrare, ancora, se la spontaneità si possa perdere - tanto per cominciare - o addirittura: che cazzo mai sarà questa spontaneità? Come sanno ingannarci le parole!, e fingersi fatti.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 8/1/2006, 07:14
     
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  11. LeaveYourEgoAtTheDoor
     
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    Andavo al Bowling di Caserta a prendere le pizze per portarle a casa e mangiarle con mio padre, mia madre e mia sorella. Io abito a Telese, e non so perchè sono arrivato fino a Caserta per le pizze. Intanto però l'aspetto del Royal era leggermente cambiato, e i pizzaioli e i camerieri erano quelli della pizzeria più vicina a casa mia dove ero solito andare.
    C'era anche un complesso musicale che suonava: erano tutti vestiti di bianco ed erano stranamente esposti al centro della sala in maniera disordinata. Erano in cinque: alcuni non ben definiti, poi c'era sicuro un fisarmonista e una cantante donna. Tutti di origine straniera (araba direi).
    Quello che suonavano sembra lo sentivo solo io, tant'è che la gente si comportava come se lì, al solito, ci fosse musica House da sfondare i timpani.
    Comunque sia, ordino le pizze e mi accorgo di non sapere che pizza volevano mia madre e mia sorella, e non sapere addirituttura se mio padre la volesse o meno. Ciò mi provoca un forte mal di testa. Il pensare, il non sapere (strano in un sogno) mi trapanava il cervello!
    Comunque sia alla fine ordino queste pizze e quando sono pronte me le mettono davanti senza cartone e senza piatto, nude, una sopra l'altra. Chiedo di metterle in un cartone per portarle via, ma tutti se la prendono con una calma serafica, nonostante ci sia tantissima confusione nella sala. Così decido di portarmele in quello stato e pago, ma mi accorgo di non avere abbastanza soldi e chiedo al cassiere di aprirmi un conto.
    Per farvela breve arriva al punto finale: mentre stiamo parlando per il conto, sento il gruppo che comincia una canzone a me carissima. Non sono sicuro sia lei, ma appena prendono a cantare, me ne accerto: si tratta di Homesick dei Kings of Convenience. Mi ricorda un periodo splendido della mia vita, un periodo in cui c'entrate anche voi, perchè riguarda la mia laurea, e il giorno in cui fui proclamato.
    Tutto continua nel sogno come ci fosse musica House, ma guardo la gente, e dai labiali capisco che tutti stanno cantando quella canzone.
    Vedo in una pista da bowling, lontani anni luce da me, ma non tanto da non poterli scorgere e sentirne la lacerante mancanza: Antonio, Tonino, Francesco, Francesco, Mariella, Wanda, Andrea & AnnaCarmela, Rosaria, Marco & Alessandro, Alessandra,
    Enzo.
    Mi sveglio.
    La malinconia, compagna di ogni mio risveglio, è penetrante come non mai.
    Vado in bagno, vomito e piango.

    I miei ricordi mi rendono,

    l'ultimo uomo sulla terra.
     
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  12. Tristo Mietitore
     
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    credi davvero basti andare a Torino

    per liberarsi le vene del proprio sangue?


    un arrivederci è la promessa di rincontrarsi;
    nella brevità del mentre, aiuta il ricordo

    che di te nessuno ha perso.

    A presto ;-)
     
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  13. tristanotradito
     
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    CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 8/1/2006, 06:57)
    Il mio cuore e il mio intelletto si fondono in una sfera luminosa per minuti ebbri e superni che dànno il maggior senso alla mia vita, ebbene, allora ti preoccupi e pensi che io abbia bisogno d'uno psichiatra; per poi in altra occasione venirmi a parlare, contraddittoriamente, di santa Teresa d'Avila, lodando le sue estasi

    Fa' attenzione alla distinzione tra Sentimento ed Emozione che proponevo:

    Il Sentimento è la forma cognitiva, coltivabile con cultura ed esperienze, che rende possibile la comprensione immediata del Valore (con risposta del fisico: e cioè pianto, commozione, indignazione, edificazione; o anche: dispiacere nel costatare, ad es., che un tuo successo non mi rende felice come dovrebbe, essendo tu un mio amico etc.). Se le tue estasi rientrano in questa categoria allora non c'è bisogno dello psicopatologo.

    L'emozione è un dispositivo che l'organismo mette filogeneticamente in atto per rispondere adeguatamente agli stimoli contingenti dell'ambiente esterno: le risposte posson essere paura, rabbia, desiderio, euforia etc.
    Questo dispositivo può disfunzionare (e mai come in quest'epoca di pazzi disfunziona). Ecco perché io non voglio farvi affidamento e non voglio tenerne considerazione nella mia ricerca della Verità.

    Io non sono schiavo della Razionalità. La scelgo ogni giorno, perché se appena abbassassi la guardia (tante volte n'ebbi conferma) la realtà fuori di me mi castigherebbe e molto.
     
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  14. nome
     
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    E' troppo difficile rinunciare al narcisismo del privato, alla lirica del non detto, alla gloria dell' inconfessabile, rielaborando nella scrittura i propri sogni.
    Almeno quelli che ricordo e che forse m'hanno formato più di qualsiasi esperienza.
    Ho tentato più volte di scrivere in questa discussione, e non so dire oltre queste parole.
     
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  15. olcesamante
     
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    Forse l'ho già detto, ma io più che fare sogni premonitori, sogno particolari su fatti quotidiani che non ricordo. Mi è capitato due volte. La seconda l'ho rimossa, ma non credo fosse importante. Una volta avevo smarrito la carta d'indentità, la cosa mi irritava oltremodo perché è in atto una sorta di sfida pluriennale tra me e mia madre, determinata a vedere in me la stessa sbadataggine della mia adolescenza. Ebbene, sognai di averla messa nella cartellina con i documenti Erasmus. Mi svegliai, andai a controllare... Era lì.
    Forse è successo perché mio nonno, che la storia la sapeva, un po' come me, per aneddoti, a tavola ripeteva spesso che il "Paradiso" era stato ritrovato perché Dante era apparso in sogno a suo figlio indicandogli dove fosse l'opera. Non so bene il nesso tra le due cose, nè immagino cosa possa avere in comune con Dante a parte il nasino alla francese... Però secondo me un collegamento c'è.
     
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202 replies since 3/2/2004, 23:03   4920 views
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