POESIE di tutti i tipi e topoi

... dalle stalle alle stelle!

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    P O E S I E

    La vetrina mirabilis degli utenti poeti





    Scrivete qui i vostri versi d'amore, di gioia, di dolore ecc. ecc.: e antologia sia!

    Edited by Platone da Plutone - 26/11/2004, 04:11
     
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  2. GaborKinski
     
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    ricordo a tutti i poeti forumati che il sito letteraro www.homoscrivens.it fornisce una valida vetrina per gli aspiranti autori, i testi inviati vengono sempre selezionati e giudicati fornendo consigli e suggerimenti.

     
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    Scusar mi debbo: usai cattivo mastice,
    sì, nella liuteria dei miei pensieri;
    ché in questo cambio di stagione nera
    purtroppo ho l'epidermide di un istrice.
     
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    O dio C., ma qui c'era una bellissima poesia di Stockholm Sindrome e adesso non c'è più!!! l'ha cancellata lui o se l'è inghiottita l'Abisso Telematico? Il forum resta, giuro, impoverito.
     
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  5. Fucktotum
     
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    Il nostro Alessandro si nega, ogni tanto.



    E, se non si fosse inteso dal tono,
    la cosa mi spiace.

    (da messaggio privato, ma posto qua. La sigaretta di fine sessione sotto la statua di Minerva è atto *privato*. Il sigaro di fine corso di laurea era quasi *sacro*. Eppure ero contento di dividerlo con te. Brutto pacco, m'hai fatto.)
     
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  6. Tristo Mietitore
     
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    Le cose hanno preso un'inaspettata triste piega proprio quando ho cominciato a mettermi in gioco. Mi dispiace molto.
     
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  7. StockolmSyndrome
     
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    Beh ragazzi,
    La mia poesia (la mia anima nuda, perché non so se qualcuno ha inteso il significato che sottindente quella poesia, ma, se l'avete inteso, c'è racchiuso qualcosa di "sacro", di intimissimo, che difficilmente mi sognerei di confessare a qualcuno) è rimasta per non so quanti mesi su queste pagine. Nessuno ha commentato, nessuno ha detto nulla... l'indifferenza, quando uno si mette completamente a nudo e pertanto è terribilmente spaventato, terribilmente solo... beh l'indifferenza, il nulla, il niente fanno troppo male. Vedevo me stesso, il mio essere su quella pagina e nessuno che dicesse qualcosa. Tristanotradito, il duca (mio fratello maggiore dell'università), il mio amico Francesco e tutti gli altri folletti che girano su questo forum... beh nessuno ha detto una parola, anche se io gli ho chiamati in causa nel mio intervento. Con questo non voglio insinuare nulla sia ben chiaro, però ci sono rimasto male, tant'è che un giorno ho cancellato tutto come avete potuto notare.
    Certo uno che scrive una poesia, una canzone, non lo fa per farsi dire "bravo" o cazzate del genere... lo fa perchè evidentemente gli urge dentro. Però quel vuoto sotto le mie parole mi ha fatto sentire davvero inutile, vedendo poi quante cazzate si scrivono su questo forum, e quante discussioni di livello alto si fanno... c'è tutto praticamente, allora non vi sareste sentiti anche voi un pò fuori luogo a vedere che di voi non fregava a nessuno??
    Per Francesco: amico mio,
    mi hai sussurrato di sfuggita prima che entrassi dalla Valente per l'esame "ci vediamo..."... non ho capito dove putroppo. Ti ho cercato ovunque: sono venuto alla scalinata della Centrale, sono entrato a Porta di Massa, mi sono fatto tutto il giro dell'edificio ma non ti ho trovato. Sinceramente ho pensato avessi avuto un contrattempo.
    Mi spiace davvero, mi vien da piangere pensando che mi avevi aspettato. E' stata una cosa molto bella, anche se "non consumata". Vorrai credermi e perdonarmi.
    Ho "abbandonato" il forum perchè mi sono sentito fuori luogo, non riuscivo a partecipare di qualcosa che non so ben definire, ma che accomuna molti di voi (che, detto sinceramente, invidio per questo motivo).
    Forse per la stessa ragione, abbandono (non escludo un ripensamento) le lettere.
    Nonostante ciò, amo moltissimo le persone con cui ho stretto un legame sincero in questi anni (chi si è sentito amato da me capirà). Qualcuno in particolare spero di non doverlo lasciare mai...
    Chi pensa che sia patetico si faccia una risata e goda di gusto... non me ne frega niente.
    Alessandro
     
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  8. de Guermantes
     
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    per le miriadi di pagine che vengono scritte non è stata letta.è la tesi più semplice. quindi a gran voce pubblicala di nuovo. la sua bellezza ci farà rimpiangere il tuo trasferimento ad ingegneria. se avverrà

     
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    In effetti questo forum non è che sia il massimo.
    E andrà sempre peggio se le cose migliori vengono cancellate!
     
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  10. cactusman
     
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    va già malissimo se le cose migliori vengon ignorate!

    Edited by cactusman - 26/9/2004, 04:27
     
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  11. de Guermantes
     
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    il nostro meglio lo porgiamo quotidianamente alla vita. le pagine telematiche sono un abile sfogo delle nostre tensioni
     
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  12. armidala
     
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    Alessandro,sebbene non ti conosca se non di vista ai corsi (forse mi hai visto a qualche esame:sono quella che si lamenta perchè non è preparata mai..),comunque la tua poesia la lessi...Non ti dico che è bella o brutta ..Ti dico solo che è notevole come le tue parole scrutassero te stesso e parlassero di te in maniera così forte (questa è la sensazione che ebbi)al punto che non mi riconobbi in grado di scrivere nulla ...Dunque ripubblicala...Spesso sul forum si è presi da discussioni più leggere in relazione anche al momento che stiamo vivendo da utenti-studenti...E poi,cosa sento? Abbandoni il forum? Ma no..Siamo una grande famiglia..E non è ipocrisia...Come tutte le famiglie litighiamo,ci vogliamo bene ,ci punzecchiamo e talvolta ci schifiamo..Ma mai prenderla troppo seriamente..Banali le mie parole,ma colme di affetto...
    Un bacio,Michela.
     
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  13. StockolmSyndrome
     
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    Non mi ci trovo nella parte del protagonista che deve farsi pregare... Come ho già scritto amo la pace e la serenità, e sono il tipo che anche quando subisce un torto tremendo (non è assolutamente questo il caso), è subito pronto a chiedere scusa anche se evidentemente non è sua la colpa.
    Ecco di nuovo le mie parole. Questa volta non mi aspetto nulla, le dono soltanto a chi vorrà ricordare qualcuno che non fa parte più del vostro mondo delle lettere...

    Come piuma viaggiatrice
    Che si posa sulla mano tremante
    Quelle note si posarono sulla mia estasi.
    Quel fluire di scrosci di lago
    (ascoltati però da due innamorati)
    Mi fece per un attimo rabbrividire
    Do Re Fa Sol
    E tutto ciò che è accaduto penetra dolcemente
    Nella mente, mentre il corpo giace immondo.
    Come è stato, come avrei voluto fosse stato.
    Mi chiedo ansante, stanco alla fine del forte
    Come può essere uno ciò che è stato e ciò che avrei voluto
    fosse?
    Ancora scrosci, c’è la Luna a colorarli d’amore…
    Se li riascoltassi direi che c’era l’amore fraterno a
    Elevarli dalla Natura
    Piano è il Re minore
    È l’accordo dei pensieri tristi
    Corre il forte corre su per le scale
    Tenta di liberarsi dal Re minore
    Corre
    Corre
    Corre
    Irato
    Carezzevole
    Si adagia
    Prega
    Muore
    …………….
    …………….
    ……………
    In Re minore.



    E’ il tocco invisibile di ciò che (non) ci circonda.
    E’ un’istantanea di me,
    E’ un’istantanea di te.

    "Ti mando una piuma viaggiatrice con su stampato un bacio che ti accarezzi le guance e che d’improvviso, carezzandoti, ti mostri come la poesia renda ciò che è stato e ciò che vorremmo fosse stato…la stessa cosa.
    Per un attimo,
    per la durata di un Re minore.
    Una vita."

    Questa poesia si trova nella sezione "istantanee" (chi ama Motale troverà sicuramente delle affinità) che ho composto tra il 2003 e il 2004. Ho voluto riportare anche la dedica... inutile dirvi a chi. Ma l'ho riportata perché è una specie di commento.
    Ciao ragazzi e grazie a tutti per l'affetto...
    Ale



     
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  14. Tristo Mietitore
     
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    Che stronzo, che merda, che schifo di versi, si vede che è un ingegnere...il mio amico Alessandro.
    Sdrammatizzo banalmente per esorcizzare il vuoto, e ti ringrazio dal profondo
     
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    Per celebrare la rinascita di questa teca poetica grazie al rientro della poesia di Alessandro - poesia che continua a piacermi sia per il suo impatto epifanico, sia per il suo fluire ben cadenzato e armonioso -, come promesso ecco che ricambio decidendomi a esporre al pubblico ludibrio anche una qualche mia pièce... seria, ovvero non di quelle estemporanee e goliardiche di cui ho disseminato il forum. Scavo nel disordine immenso dei folder e prendo la prima che mi ispira, eccola, è del 1998. (Premetto che non ho figli, è una cosa metaforica.) Poi magari ne metto delle altre, ma intanto anche voi tirate fuori qualcosa di vostro, dài!


    MIO FIGLIO

    Tra le ombre dei macchinari, del sipario,
    del piangente che tende
    la corda di un violino di cartapesta,
    chi è, cos’è, questo pupazzo infame?
    Mio figlio, la Follia, nato dal mio
    coito brutale con sua madre, il Nulla,
    con cui mi chiusi...

    Ora ride di me, è questo il mio castigo;
    le fate, mi punirono; me lo posero accanto;
    un orrido nano che ride,
    riflesso distorto di me.


    Edited by Platone da Plutone - 26/9/2004, 18:03
     
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127 replies since 8/4/2004, 06:50   6399 views
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