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cactusman.
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vi invidio profondamente, non son neanche capace di scriver una cartolina . -
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Mancanza
Mia unica amica
Solitudine ami immergermi
In abissali silenzi
Dove Urlanti
Odo
Genti esistenti scontrantisi in me
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de Guermantes.
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mi dispiace l'avermi imposto di essere un autore postumo, perchè vorrei accomagnarvi con le mie ali incerate nell'incanto che vi donano i versi.
Ant. -
GaborKinski.
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Premettendo che non ho velleità liriche, magari al contrario di quelle narrative, eccovi quel che è venuto fuori scartabellando nel pc
Nembi Fluenti
Vedi figure correre o strascicare
Vedi nuvole ridere e danzare
Che tu sia sul verde prato dove il fiume langue e
Sbava, lento come un orinale
O con il collo ritorto uno squarcio di finestra
Da un ospedale ad osservare
La vista frenetica di milioni di passi spauriti e battenti,
Come una turba marziale
Non ti potrà più accecare,
e le gocce della prima rugiada piovosa
scivoleranno sul tuo viso di terra
le tue bende vedranno Cancrena
passare
come una lieve nuvola che
di certo di noi non si ha da crucciare.
Edited by GaborKinski - 27/9/2004, 09:44. -
Fucktotum.
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Continuo a non commentare, Alessandro (e voialtri), e non certo per disinteresse.
Si dovrebbe spendere qualche parola pure su Sogno di un giorno di maggio di due anni fa di alreadyused, ma non lo faccio.
Al buca dico che magari facesse un ricco lavoro di variantistica. Se diventa presto un postumo magari dà a mangiare qualcosa a chi di noi si mette a fare il filologo.
(naturalmente io sono fuori gioco, e non solo perché non voglio fare il filologo...)
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StockolmSyndrome.
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Il duca
nasconde prondità abissali che non vuol mostrare.
Tuttavia non esiste imposizione alcuna che non possa essere recisa... soprattutto quando contratta da noi stessi.
Con un filo di speranza
Ale. -
de Guermantes.
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caro francesco, vi anticipo che sarà una pacchia. non rileggo mai ciò che scrivo, quindi vi potrete divertire . -
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Però! . -
La Scandalosa.
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Qualche mio endecasillabo pezzottato, giusto per ridere...
Io son sì vaga dell'altrui patata
ch'il mio bel core muor si non la guata.
Ognora spero di trovane alcuna
dal fresco odor e dalla chioma bruna.
Dirvi non so perché io la ricerchi
(giacché ne ho proprio una sotto l'occhi...)
È forse fuori da natura e stile
disiar l'uguale per un cor gentile?
O tu, delizia delle mie papille...
ti bacerò da cento volte a mille!
Poi ti farò goder tutta la vita
movendo dentro te le allegre dita.
Giammai le voglie mie saran saziate
se le pudende non avrai bagnate.
(Eh!). -
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Questa sì che è una poesia figa... . -
de Guermantes.
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ma sì, vi scrivo il mio unico verso pubblicato (prendo in parola il Borges de "Il libro di sabbia"), peraltro sul forum
"Come un'efemera nata in un giorno di pioggia"
è un inno alla vita, anche se una prima lettura può cogliere esiti difformi
Edited by de Guermantes - 18/11/2004, 19:41. -
SatorotaS.
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E va bene,rovistando tra dei vecchi manoscritti di un mio bis bis nonno caro amico di uno che era amica di uno che conosceva uno che una volta ha detto ha Dante Alighieri"scusi che ccell'ha na sigaretta?",ho ritrovato l'abbozzo di una poesiola sicuramente identificabile come una chanson de geste:intolata la chanson de puzzon..
Il momento è quantomai aulico signori,ci ritroviamo di fronte ad un vero capolavoro temo.
La ricostruzione filologica è stata travagliata assai,ragione per cui il testo potrebbe contenere alcune imperfezioni sopratutto dovute alla metrica,vi prego di conosiderare però l'alto valore contenutistico dell'opera e non la gretta forma in cui essa è scritta.
Raccomando ai lettori se la poesia non gli fosse dispiaciuta affatto,di volere un pò di bene oltre che all'anonimo autore anche a me che ne sono il trascrittore..
Le gesta di Puzzone:
Mi piace vagar solo per verdi praticelle
e saltellando petare e cantar canzoncelle.
Una volta che appunto mi menao p'erba verda
capitommi sentire di quel puzzo di merda
di odor così speciale,che solo una
tra le bestie è solita di fare:
era questa appunto una vacca che,
da dretro cespuglio facea la su cacca..
Pensai allor di sfidar l'animalo a singular tenzone,
nevver che tutti mi canoscon già col nome di Puzzone.
Dritto nell'occhi le dissi e la guardai:
"Puzzone,così mi nomai! e
mai vacca fetente
paur ebbi che non sfidai!"
"E così tu mi sfidi?!"disse l'allegra vacchetta,facendo cacchina e magnando l'erbetta
Rispos'io"Ebben ti sfido vacchina sgualdrina,decidi tu il modo che l'arma è gia detta"
"e allor scolta bene se questo modo t'aggrada e
se qual codardo che sei neppur t'appaura:
insieme noi farem la cacca,
ma in egual misura,per parità di peso e di natura,
e poi aspetterem che infin si faccia dura"
spiegandosi meglio continua la vacca:
"Nello stesso punto noi però farem l'escremento di modo per cui
il vincitor sarà dei due chi alla cacca darà l'suo odoramento"
"Orbene vacconcella,se della mia cacca la nostra avrà odore allor saro'io lo vincitore!"
Disse Puzzone mostrando l'suo ardore.
"Ma se invece tal cacca odorasse di vacca cambierommi il mi nome da Puzzone in coglione!"
Ed insieme pertanto la vacca e Puzzone si sfidaron a cacca in singolar tenzone..
Un contadino passava,e vedendo la scena
si mise a osservarla trovandola amena..
Poi finita la gara respirando di gusto
disse il bon omo il vero ed il giusto:
<nà vacca e poi n'omo
l'odore chiu'forte,
statte sicuro che
è chillo d'a morte>>
E così spirando,
sua ultima parola
ne diciamo noi oggi
che tra due cacche l'odore
non è mai d'una sola.
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(Per il mio commento a questo autentico capolavoro scatolirico vedi la discussio "Due risate eventualmente. Porno, cacca e fantasia", in "Sesso".) . -
La Scandalosa.
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SUBLIME! . -
SatorotaS.
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Grazie datemi qualche giorno e nè farò nascere una vera saga se vi aggrada la cosa..
Magari ne aprofitto pure per piazzarci delle cose serie che tengo sepolte da qualche parte nel piccì...
SCIAO.