«È giusto che gli omosessuali possano avere figli?»

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    La posizion del vescovo d'Aversa


    AVERSA – L’aveva detto lunedì scorso, nel bel mezzo del convegno di presentazione dei lavori di recupero del complesso di San Francesco, ricevendo il plauso convinto di gran parte dei partecipanti. A Battere le mani al vescovo di Aversa, Mario Milano, era presenta lo stato maggiore della Casa delle Libertà, soddisfatto ed anche un po’ incredulo per l’alzata di scudi dell’alto prelato a difesa dell’esponente dell’Udc Rocco Buttiglione, sconfessato dall’Europarlamento per le sue dichiarazioni sui gay. A distanza di qualche giorno Milano non ha cambiato idea. Anzi.

    “Ho fatto riferimento al caso dell’onorevole Bottiglione – spiega il vescovo – anche nelle mie ultime omelie. Ritengo che nei confronti del ministro sia stato consumato un atto di intolleranza molto grave ed è insopportabile che la società odierna possa relegare in un angolo chi difende principi morali inattaccabili.”

    Monsignore, non crede che considerare gli omosessuali persone diverse rappresenti, allo stesso modo, un atteggiamento intollerante?

    “Premetto che da parte delle Chiesa esiste il massimo della comprensione nei confronti dei fratelli e delle sorelle affette da questo tipo di patologie. La cultura del perdono è propria del Cristianesimo e nessuno pensa di perseguire gli omosessuali, m ail peccato è peccato e non può essere alimentato.”

    Lei ritiene, quindi, che il ministro Buttiglione si sia limitato a tutelare i principi cardini del Cattolicesimo?

    “Non penso che il ministro abbia detto cose insensate e sia stato offensivo. La verità è che oggi c’è una confusione preoccupante. L’anormalità diventa ordinaria, mentre l’ordine viene vissuto come disordine.”

    In che senso, monsignore?

    “Nel caso specifico si condanna, ingiustamente a mio parere, una onesta professione di fede, probabilmente l’onorevole Buttiglione paga per il suo coraggio, per aver pronunciato parole che ogni buon cristiano dovrebbe diffondere. Non per questo si può dire che il ministro abbia fatto discriminazioni.”

    Non è una discriminazione condannare le scelte sessuali dei gay?

    “Guardi, la società odierna discute di atteggiamenti inaccettabili. Non può essere tollerata l’idea che due persone dello stesso sesso possano adottare dei bambini, siamo contro ogni logica morale e religiosa. Eppure parte del mondo laico sosterrebbe, senza alcun problema, provvedimenti del genere. Ciò mi preoccupa. Ribadisco, per evitare che il mio pensiero venga frainteso, l’assoluta necessità di tolleranza e di accoglienza verso gli omosessuali, ma il disordine ed il peccato non possono essere accettati.”

    Lei ha detto, durante la presentazione dei lavori di recupero del complesso di San Francesco, che l’omosessualità è una deviazione della natura umana e che ciò conduce l’uomo a sprofondare nella barbarie. Non sono parole troppo forti?

    “Non mi ricordo di essere entrato nel merito del tema dell’omosessualità, ma in linea di massima mi rivedo in questa affermazione. Gli omosessuali, con i loro comportamenti, deviano l’ordine naturale delle cose cadendo nel peccato. L’onorevole Buttiglione ha cercato di lanciare l’allarme soffermandosi anche sul ruolo fondamentale della famiglia. L’onorevole si è limitato a dire che un bambino si fa in due e si tira su in due e che per questo esiste un nucleo familiare. La famiglia ha una funzione sociale.”

    Come mai ha scelto di esprimere le sue idee in un convegno in cui si inaugurava la ristrutturazione di una Chiesa?

    “Lei potrebbe pensare che il complesso di San Francesco non era il luogo adatto per certe esternazioni, invece ritengo che in quella occasione era giusto fare alcune riflessioni. Non riesco a comprendere come appena un uomo pubblico si pronunci a favore dei dettami della Chiesa venga puntualmente emarginato. La vicenda dell’onorevole Buttiglione non è il primo caso e non sarà neanche l’ultimo e questo mi rammarica molto. Dovremmo sostenere, invece che denigrare, tutte quelle persone che diffondono le leggi di Cristo. Abbiamo bisogno di dare forza alla verità cristiana e solo attraverso la morale e la fede è possibile evitare il disordine che regna nella società odierna.”

    Ignazio Riccio, Corriere del Mezzogiorno, 11 novembre 2004

     
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  2. gabriela
     
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    CITAZIONE
    Premetto che da parte delle Chiesa esiste il massimo della comprensione nei confronti dei fratelli e delle sorelle affette da questo tipo di patologie

    :blink:


    [Il moderatore modificando si è limitato a rinfrescare l'emoticon, che non era più visibile]

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 02:20
     
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  3. danielina
     
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    CITAZIONE (gabriela @ 2/11/2004, 17:11)
    Non voglio fare retorica ma, non c'è posto migliore per un bambino del posto dov'è desiderato (adozioni e affidi compresi).

    sono totalmente d'accordo con questa affermazione di gabriela.le coppie omosessuali hanno il diritto di avere dei figli.l'unica mia preoccupazione è che questi bambini cresceranno in una società fondata sul pregiudizio e saranno le piccole vittime dell'emarginazione sociale.fortunatamente per loro,ci saranno sempre dei genitori che li amano.
     
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  4. mortatragufi
     
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    CITAZIONE (ilnomeègiàutilizzato @ 30/10/2004, 23:24)

    Ma,vedi........io intendo il tutto come scommessa
    dici bene
    La vita stessa è una scommessa
    come vita siamo frutto di un'imposizione,di un salto che altri individui hanno compiuto per noi
    Poco m'importa di chi compie quel salto.

    Si! E' una scommessa! E per fortuna l'amore, la riproduzione e la dedizione ad una creaturina che ha bisogno di cure sono dettati da un istinto più o meno universale ( e averlo o non averlo non mi pare dipenda dal sesso della persona che si ama).
    Questa follia rischiosissima io la sto abbracciando : sono incinta ! Non l'avevo programmato , ho ventiquattro anni , non sono sposata , non ho ancora finito l'università, ma per fortuna nessuna legge può giudicarmi incapace di crescere un figlio prima che ci abbia provato (oltretutto dovrei arrivare a torturarlo in pubblico prima che qualcuno possa permettersi di intervenire: più o meno questa è la legge).
    Io questo diritto me lo sono preso , vorrei lo avessero tutti.
    FORZA PINEROLO !
     
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  5. sigfrido
     
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    No ,scusate, sono d’accordo sul diritto delle coppie gay a sposarsi e ad avere gli stessi diritti di quelle etero, invece mi lascia perplesso la possibilità di adottare e/o avere figli.
    E per un semplice motivo :tutti sappiamo che nel bambino l’innamoramento per il genitore DI
    SESSO OPPOSTO è essenziale per la sua futura vita sessuale. In una coppia gay come potrebbe avvenire questo fenomeno? Non ci ritroveremo di fronte a dei disadattati?

    Edited by sigfrido - 10/4/2005, 15:38
     
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  6. GaborKinski
     
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    Cosa intendi per diasadattati?
     
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    CITAZIONE (sigfrido @ 10/4/2005, 15:27)
    tutti sappiamo che nel bambino l’innamoramento per il genitore DI SESSO OPPOSTO è essenziale per la sua futura vita sessuale.


    Questo è un mito creato da Freud, grande manipolatore. Altro che universalità, altro che "tutti sappiamo".

    Pei cuccioli essenziale è di per sé l'innamorarsi, semmai: né importa in che modo o di chi o di che cosa; le anatrelle s'innamoravano di Lorenz... ma non è questo il punto.

    Per adesso basti dire che Freud, i cui miti sono già in gran parte crollati (la casistica su cui basava le sue generalizzazioni era limitatissima, ecc.; insomma ha un bel po' perso in attendibilità, negli ultimi cento anni!), quanto a MANIPOLAZIONI, pigliò il "Simposio" di Platone e lo citò a cazzi suoi: lì è la favola bella degli esseri doppi, cioè corpi formati da due corpi, o due uomini o due donne o un uomo e una donna; e questi esseri vennero scissi in due dagli dèi, e così da allora ciascun componente di ciascun bicorpo cerca nel mondo la metà perduta, e tale è l'essenza dell'amore, per Platone, onde si spiegavano l'amore uomo-uomo, l'amore donna-donna, l'amore uomo-donna.

    Freud, bacchettone borghese, struppiò la leggenda e tolse di mezzo le coppie omosessuali!, riportando SOLO che c'erano bicorpi formati da un corpo maschile e uno femminile.

    Fra l'altro, nel "Simposio" Platone diceva che l'amore omosessuale (cui dea/emblema era Afrodite Urania) era addirittura superiore, moralmente, all'amore eterosessuale (qui Afrodite Pandemia)! quindi, è quantomeno GROTTESCO che Freud si "appoggi" a Platone per "giustificare" l'eccellenza, finanche l'esclusività, dell'amore eterosessuale.

    Quel gran totem di Freud, che tabù!... E tu, mio ingenuo fanciullo, pigli pari pari quello che uno scrive, Freud o altro mostro che sia, come oro colato, e lo usi per acquietare la tua coscienza/acquiescenza e adagiarti tra i comodi guanciali di una morale artificialmente "normale"? Pensaci...

    Con amore (asessuale)
    Marco

    Edited by Hamlet da Hamelin - 10/4/2005, 20:15
     
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  8. Edo ^^
     
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    Perdonatemi, ma anch'io avevo pensato, scoprendo questa discussione, proprio ciò che ha detto sigfrido. Non ho assolutamente niente contro gli omosessuali, e trovo giustissima anche le lotte perchè si possano sposare. Ok, magari un bambino allevato da una coppia omosessuale, nonostante l'ambiente piuttosto insolito in cui si sarà trovato a crescere, riuscirà ad avere una vita del tutto normale, le sue capacità di adattamento possono agevolarlo. Tuttavia su 10 bambini cresciuti in coppie omosessuali, tutti e 10 riusciranno ad "omologarsi" ?! Mi sembra un po' difficile.
    Ma soprattutto, si inserisce il bimbo in un ambito familiare innaturale. Da che mondo e mondo, nella maggior parte dei casi, si cresce con le figure di riferimento di "mamma" e "papà" (e di lì la tendenza dei maschietti ad affezionarsi alle mamme e delle femminuccie di affezionarsi ai papà ...)...non so, ma non m'ispira molta fiducia l'idea di avere due mamme e zero papà o due papà e zero mamme. Allevare un bambino vuol dire introdurlo alla società, crescerlo nei momenti più delicati e segnanti della sua vita.
    Cerchiamo di non nasconderci dietro al fatto che una coppia omosessuale può avere delle ottime capacità nell'allevare un bambino, o che esistono indegne coppie etero, o cazzatelle simili...
     
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  9. Edo ^^
     
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    Ops, Hamlet aveva già inviato la sua replica. Che dire?! Non sono uno scienziato, nè un filosofo: dalla mia modesta esperienza mi ci ritrovavo in quell'idea diffusa ...
    La diffidenza è ancora forte ...
     
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    CITAZIONE (Edo ^^ @ 10/4/2005, 20:12)
    Da che mondo e mondo, nella maggior parte dei casi, si cresce con le figure di riferimento di "mamma" e "papà" (e di lì la tendenza dei maschietti ad affezionarsi alle mamme e delle femminuccie di affezionarsi ai papà ^_^ ...)

    Veramente sei disinformato: i nuclei familiari con mamma-e-papà sono relativamente alquanto recenti. Per migliaia di anni, nella preistoria, sono esistite società matriarcali, dove manco si sapeva che era lo sperma a fecondare gli ovuli: e la figura del padre, semplicemente, non esisteva. E più avanti, che razza di papà avevano gli antichi? ma neanche tanto antichi: vedi "Padre padrone". Tu vivi nel 2000 e credi che il mondo sia sempre andato come è andata a te, ma ignori milioni di anni di storia... che dico? ti basta ignorare la situazione di pochi secoli fa per essere allo sbando, quanto a cultura della famiglia... e poi c'è la dimensione geografica: tu conosci l'Europa; ma tutte le altre società del globo? per favore, non chiamare NATURALE ciò che è semplicemente ATTUALE E LOCALE.

    CITAZIONE
    Cerchiamo di non nasconderci dietro al fatto che una coppia omosessuale può avere delle ottime capacità nell'allevare un bambino, o che esistono indegne coppie etero, o cazzatelle simili...

    Ehm, chiami cazzatella l'altrui vita?...

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 02:35
     
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    CITAZIONE (Edo ^^ @ 10/4/2005, 20:20)
    Ops, Hamlet aveva già inviato la sua replica.

    Ops, Edo aveva già inviato la sua controreplica.
     
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  12. Edo ^^
     
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    Non chiamo "cazzatella" l'"altrui vita", assolutamente, chiamo "cazzatelle" la ragioni che ho visto accampare a valorizzare le tue idee. Scusa ma, obiettivamente, quanto indicative possono essere, per problemi come questi, frasi fatte del tipo "sì, ma ci sono coppie omosessuali piene, piene, piene d'amore verso i figli, e poi ci sono coppie eterosessuali che ammazzano di botte i figli, chi li abbandona, chi li violenta, chi li vende, chi li svende, chi li colleziona, chi li ammazza, ecc..."?! Se tu fossi un bimbo in grado di scegliere tra due famiglie in questa società, una con un papà e una mamma e una con due papà o con due mamme; tutt'e due le famiglie con lo stesso bagaglio d'affetto a disposizione, tuuutto per te...chi sceglieresti :huh: ??! Solo a questo mi riferivo con la frase che tu hai citato. E l'avevo espresso chiaramente. <_<

    Poi tu puoi riportare tutti gli studi, i documenti e gli articoli di questo mondo a sostegno delle tue idee. L'ho già detto, non sono nè uno scienziato, nè un filosofo (ma s'è per questo, neanche tu mi sembra ^_^ ), quella che ho espresso è solo la mia opinione; ancora una volta: la diffidenza rimane ed è molta anche.

    Per il discorso dei nuclei familiari nei secoli, hai ragione. Anche al liceo il mio prof. di Storia aveva accennato a qualcosa del genere. Ho chiamato "naturale" ciò che è solo "attuale" e "locale". Ma, sempre a parer mio, stiamo trattando di un diritto che proprio "in questi anni" e "qui, in Italia" si vuole applicare. Quindi il problema persiste. E comunque non potrai opporti al fatto che da un "uomo" e una "donna" nasce un bambino (sennò non ho proprio capito niente della vita :ph34r: !!), cioè una combinazione eterosessuale; questo sì che è naturale. E se nei nuclei matriarcali la figura paterna non esisteva, si cresceva comunque con una madre, non con due.

    Tutto qui...

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 02:37
     
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  13. olcesamante
     
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    CITAZIONE
    Altro che universalità, altro che "tutti sappiamo".

    Gli scienziati positivisti avevano proprio questo vizio, in realtà: presentare le loro teorie come "universalmente note"... "E' esperienza comune che..."
    E noi ci abbocchiamo, anche dopo il positivismo ... Leggendo il tuo post, caro Sigfrido, mi è venuta da obiettare una cosa: allora gli orfani, o i figli di genitori single, che siano dello stesso sesso del genitore che li cresce o privi di entrambe le figure, sono condannati al disagio?

     
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    CITAZIONE (Edo ^^ @ 10/4/2005, 21:01)
    Se tu fossi un bimbo in grado di scegliere tra due famiglie in questa società, una con un papà e una mamma e una con due papà o con due mamme; tutt'e due le famiglie con lo stesso bagaglio d'affetto a disposizione, tuuutto per te...chi sceglieresti :huh: ??!

    Presa in senso letterale, la domanda avrebbe poco senso. Sceglierei la famiglia che già ho, tutto qua; non avrei nessun motivo per cambiarla; se si tratta di un uomo e una donna, bene; se sono due uomini o due donne, bene; non avrei motivo di desiderare che fosse un'altra famiglia, avendo già tutto l'amore necessario.

    CITAZIONE
    se nei nuclei matriarcali la figura paterna non esisteva, si cresceva comunque con una madre, non con due.

    Non è detto: i bambini potevano venir allevati da tutta la comunità femminile... e ancor oggi in qualche società non tecnologica (beati loro, in parte, per questo "non") ci sono strutture familiari che a noi occidentali inscatolati nella nostra presunta larga visuale, in realtà ristretta all'area d'un teleschermo, parrebbero alquanto "strane"... e se vi citassi i Marind-Anim della Nuova Guinea, pensereste che vi sto pigliando per il culo!...

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 02:38
     
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  15. Edo ^^
     
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    Mah, allora si ritorna al già detto: sarebbe tutta una scommessa. Ora me ne rendo conto. L'unica cosa è che in questa scommessa, in ballo, ci sarebbe la vita di alcuni bimbi :huh: ...resto comunque molto diffidente a riguardo (e secondo me tu, Hamlet, hai aggirato la domanda :B):).

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 02:42
     
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