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  1. Outisemeuzontos
     
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    Scusate se intervengo.

    Storicamente, l'endecasillabo deriva (voi meglio di me lo saprete) dal decasyllabe provenzale (non tanto da quello epico delle lasse dei poeti in lingua d'oil, ma proprio da quello lirico provenzale). Nel decasyllabe lirico, come in quello epico, c'è la pausa quinaria (il decasyllabe con accento sulla sesta e pausa settenaria è considerato un altro verso, mentre in italiano si parla sempre di endecasillabi, a maiore e a minore), e dunque quel verso ha l'obbligo di accento sulla quarta sillaba. Qualche volta però si trovano versi con accentata la terza, cosa che non ne inficia la regolarità: data la stretta connessione fra testo e partitura musicale, si considerava per convenzione comunque accentata la quarta sillaba anche in versi con una configurazione d'accento tipo 3-8-6 o 2-8-6. Da ciò deriva che in italiano medievale si dànno versi che non rispettano la cosiddetta legge di Bembo (che definisce regolari gli endecasillabi con accenti sulla quarta o sulla sesta sillaba): esempi si trovano in Dante: si pensi a versi tipo il seguente:

    De li angeli che non furon ribelli...

    che alcuni regolarizzano calcando l'intonazione su ''non''. In realtà è come se il verso fosse "de li angelì che non furon ribelli''.

    Nella poesia contemporanea succede un'altra cosa: da un lato l'ironizzazione montaliana della metrica tradizionale, dall'altra lo sperimentalismo delle avanguardie, hanno diversamente ridefinito il concetto di regolarità metrica dei vecchi versi isosillabici. Così almeno la vedo io.

    Quanto agli endecasillabi che avete citato, sono tutti perfettamente regolari.

    Si intenda infatti l'endecasillabo come idealmente composto (almeno di principio) di un settenario (tronco) e di un quinario; o di un quinario (tronco) e un settenario. Il settenario conosce otto schemi: 1-6; 2-6; 3-6; 4-6; 1-3-6; 1-4-6; 2-4-6; o semplicemente 6. Il quinario ne prevede tre: 1-4; 2-4; o semplicemente 4.
    Ne consegue che ognuna delle due configurazioni dell'endecasillabo (quello a maiore e quello a minore) contemplano ventiquattro schemi, per un totale di quarantotto combinazioni ritmiche differenti, che ognuno si può divertire a elencare. Gli esempi di Tristanotradito non sono affatto, lo ribadisco recisamente, irregolari. Svalete anche voi.

    Edited by Outisemeuzontos - 10/4/2006, 20:05
     
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77 replies since 23/11/2004, 23:42   7057 views
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