SONETTI che ciascun può qui creare

per il gusto di ABBAre e di ABABare!

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    SONETTO A UN MALVERSATO VERSAIUOLO


    Se la tenzon tu vuoi, basta che 'l chiedi,
    e l'armi affinerò su pietra scabra
    più che quella u' Merlin fe' «Abracadabra»
    e Uther ficcò la spada pei suoi eredi.

    Ond'ecco, aerodinamica dai piedi
    al capo, l'arte mia che picchia e cabra;
    perch'ella è PALACIANA EN PALABRA:
    e se non sai ched è, va' in Gugle e vedi.

    L'alta beltà degli endecasillabici
    miei giuochi, e settenarici, e giambanti,
    fa gli occhi spalancar, che si fan strabici,

    e spalancar le bocche, e addio mascelle,
    slogate più che i versi tuoi ansimanti:
    desisti, Marsia!, o qui lasci la pelle.



    image
    Apollo fa scorticare il fauno Marsia, dopo averlo sconfitto nella gara musicale.


    Edited by Hamlet da Hamelin - 9/4/2006, 15:41
     
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  2. Outisemeuzontos
     
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    IL VERSAIOLO DI CUI SUPRA,
    CHE VERSEGGIAVA SOTTO SPOGLIA ALTRUI
    (PER SUA CORTESIA),
    IN RISPOSTA AL DOCTISSIMO VIRO PALASCIANO

    Leporeambopaignion


    Non fuggo la tenzone, il che tu credi,
    né mi struggo o vergogna m'incinabra,
    per gogna che il tuo verso abracadàbra,
    né converso rifuggo a lance o spiedi.

    L'aspra glottomachia per cui qui incedi
    m'indiaspra d'albagia, vieppiù m'inscabra,
    terra trivello a forza di dolabra,
    ché di quadrello mia scorza non ledi.

    Dei palasciani tuoi disegni arabici
    so che inchiostri altre carte rutilanti,
    tra scialbe voci di sofi astrolabici;

    Né dai balzani segni mi repelle
    l'onta che mostri in scaltre, àrte, esitanti
    balbe strofi di che il tuo stilo eccelle.


    :alienff:

    Edited by Hamlet da Hamelin - 9/4/2006, 00:11
     
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    RISPOSTA ALLA RISPOSTA
    DEL VERSAIUOL CHE ALL'ARTE EMPIO S'ACCOSTA
    DEL SONETTO, MA E' MEGLIO SE SI SCOSTA


    Mai nei boschivi zanzottei epicedi
    tant’aspra e chioccia s’accozzò e macàbra
    rimeria qual codesta, che con l’abra-
    sivo suo dissonar nòia noi aedi.

    O come di nomar poeta credi
    te, che piú strage che a Shatila e Sabra
    fai al giardino d’Apollo, e hai l’ala glabra
    da pollo, e partorisci litopedi?

    E come dire osò anisosillabici
    il tuo compar becchino i miei diamanti,
    sí tersi innanzi ai fossili tuoi tabici?

    Muse, mie etère, matres e sorelle,
    ch’io sia Scipione e spacci gli elefanti
    che in tal cristalleria fanno babelle!


    Edited by Hamlet da Hamelin - 16/8/2006, 04:52
     
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  4. I.ntru.sa
     
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    Voglio provare a sonettare pure io :woot: (anche se non lo so fare)!


    SONETTO CHE L'AUTRICE
    RIDUSSE, PER MODESTIA, A UNA TERZINA


    La corona di gemme sulla testa
    come l'edera ai poderosi olmi
    ratta s'avvinghia scivolando lesta.


    Edited by Hamlet da Hamelin - 9/4/2006, 20:25
     
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    :wub: Cara, sono commosso... l'ultima terzina è meravigliosa... (Sul resto stendo un velo pietoso, ma tant'è, l'hai detto tu stessa che non sai sonettare...) (Però puoi fare certamente dei progressi, visto il colpo di coda così alato.)
     
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  6. I.ntru.sa
     
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    Colta da profonda quanto tardiva vergogna :cry: , lascio ai posteri solo la terzina elogiata.

    Edited by I.ntru.sa - 9/4/2006, 18:13
     
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    Note al sonetto Mai nei boschivi zanzottei epicedi


    «boschivi zanzottei epicedi»: rif. al "Galateo in bosco" di Andrea Zanzotto, e in ispecie all'incluso "Ipersonetto".

    «aspra e chioccia [...] rimeria»: cfr. "Inferno", XXXII, 1: «rime aspre e chiocce».

    «nòia»: infastidisce. Cfr. per es. "Inferno", XXIII, 15: «beffa / sì fatta, ch'assai credo che lor nòi».

    «litopedi»: il litopedio è un feto che si calcifica assumendo consistenza pietrosa nel grembo materno; raro fenomeno, che si riscontra soprattutto nelle gravidanze extrauterine.

    «il tuo compar becchino»: Outisemeuzontos e il suo degno collega iperfilologo vengono qui eguagliati da Hamlet al duo di faceti becchini che scavano la fossa di Ofelia al principio dell'atto V di "Amleto" (nel suo ultimo sonetto Outisemeuzontos dice «terra trivello»: ivi si è dato la dolabra sui piedi).


    :shifty: P.S.: ho aggiunto una illustrazione al sonetto Se la tenzon tu vuoi, basta che 'l chiedi.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 9/4/2006, 15:46
     
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    :woot: Aaaaaaahhh!!!!!!! Intrusa ha cancellato il 78,5% del suo sonetto... che strage!
     
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  9. Outisemeuzontos
     
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    RISPOSTA VERSIFICA
    ALL'ACRIBANNOTATO PALASCIANO

    (Deuteroleporeambo) ^_^


    Se i tuoi versi riversi ora rivedi,
    qui "fai" con "al" sinafia mal discabra,
    "e Uther" d'iato il fiato ci sdolabra,
    né par ch' "ella" con "è" dialefe medi.

    Se al polline d'Apòlline recedi,
    l'irto tuo fiele in miele ormai disglabra:
    d'ala zoppa s'intoppa e non ricabra,
    quel non tronco "giardin", cui monco riedi.

    Se in vieti fleti penisosillabici,
    mie rime accusi di lime urticanti,
    tempera i toni, cheta i tuoni rabici:

    all'oscura mistura di favelle
    echi tu poni biechi e dissonanti:
    va piano a capo, ispano, il verso impelle.


    Nota: la dolabra era usata dai legionari per scavare trincee e strade per penetrare nel territorio nemico (il generale Gneo Domizio Corbulone soleva dire che aveva vinto più battaglie con la dolabra che col gladio) dunque non metafora tombale, bensì militare (dato che si parla di tenzone...).

    Edited by Outisemeuzontos - 9/4/2006, 21:01
     
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    Risponderò domani o posdomani:
    ora ho altri, troppi, affari per le mani;
    ma certo dar risposta non disdegno
    al tuo atro sonettar, segno per segno.

    :shifty:
     
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  11. Miku
     
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    CITAZIONE (Hamlet da Hamelin @ 9/4/2006, 20:43)
    Risponderò domani o posdomani:
    ora ho altri, troppi, affari per le mani;
    ma certo dar risposta non disdegno
    al tuo atro sonettar, segno per segno.

    :shifty:

    Amlett: la tenzone l'è persa, perché hai usato la rima "credi", quando non potevi. E poi sul serio non sono precisi quei versi: chiunque potrebbe confermarlo.

    C'è dunque un vincitore: il suo nome è Nessuno.
     
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    CITAZIONE (Miku @ 9/4/2006, 21:11)
    la tenzone l'è persa, perché hai usato la rima "credi", quando non potevi.

    Ma era ovvio che dovessi perdere: queste tenzoni non sono d'arte, sono di squallida tecnica. Meglio così: le vostre sono tentazioni diaboliche, mi avreste ipotecato giorni interi, meglio perdere una sterile tenzone che perdere altro del mio fertile tempo. Svalete.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 10/4/2006, 00:57
     
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  13. Miku
     
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    O come? L'arte non è figlia della tecnica? Proprio tu dici queste absurdanipalle? :D
     
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    L'arte è figlia del cuore e del culo;
    non è figlia di cerebromulo.
     
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  15. Outisemeuzontos
     
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    Questo è un asserto molto specioso,
    suona scostante, forse un po' ozioso.
    Chi inizia un topic posta-sonetti,
    eviti questi strani dispetti.

    (Ben inteso: lo sfottò si riferisce ai sonetti, non alle belle poesie palasciane note da altrove).

    Edited by Outisemeuzontos - 10/4/2006, 01:07
     
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77 replies since 23/11/2004, 23:42   7052 views
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