Posts written by Bernardino843

  1. .
    CITAZIONE (ila007 @ 31/10/2008, 11:38)
    io nn capisco perkè c'è bisogno di tutto questo infervoramento ke nn può far altro ke creare tensioni tra di noi quando dovremmo almeno CERCARE di rendere questa occupazione non fallimentare dal momento ke c'è...
    ribadisco come tanti altri di occuparci x ora e x stare tranquilli di rintracciare i prof e kiedere degli esami, perkè come abbiamo visto è possibile farlo. Detto questo vorrei sapere se LA PaL@d|ni e Fl0rés SANNO USARE IL COMPUTER PERKè NN RISPONDONO ALLE EMAIL. purtroppo nn c'è un altro modo x rintracciare i prof, correggetemi se mi sbaglio...
    qualsiasi consiglio su come fare è ben accetto

    A giorni si terrà un consiglio con tutti i prof. Nel frattempo se ci sono tesisti che hanno con questi un rapporto privilegiato ci aiutino a contattarli.
    Noi tutti cmq continuiamo a studiare per gli esami normalmente.
  2. .
    CITAZIONE (El-rei @ 30/10/2008, 13:56)
    Mi dispiaccio di questa chiusura: io ho naturalmente delle idee, ma ritengo di metterle in gioco in un contesto dialettico; ragion per cui trovo ingiusta l'accusa di presunzione.
    Resta pure sull'Aventino, Cristiano, a speculare su teorie delle teorie che a noi non è dato sapere, tanto è questo che vuole la società tutta: che tu laureato in lettere sia perfettamente inutile.
    Però un appunto a questo punto devo farlo: sei intellettualmente scorretto, stai bypassando il punto della questione. Chi ti ha autorizzato ad occupare?

    Sull'Aventino ci sono state persone che sono molte per le libertà. Magari avessi solo un centesimo della loro statura morale. Fosse stato per te sarebbero rimaste in parlamento, deduco, quindi.
    Quella della presunzione non era tanto un'accusa ma una conseguenza logica di quanto da te affermato: tu mi hai accusato di non avere riflettuto sul ruolo dell'intellettuale nella nostra società (presunzione) e io ti ho risposto che non è così(e sei libero di prendere la mia affermazione come presunzione, cioè che in realtà io abbia solo una versione distorta della questione).
    Sulla questione delle 'idee' che non ti è dato sapere, direi che il forum nn è il contesto adeguato: bisognerebbe cominciare parlando dall'idea che ho di Dio e del raporto che ne scaturisce tra l'idea del divino e una metafisica concezione della libertà. Meglio parlarne da vicino, non credi? Forse la questione è un pò lunghetta ed alla gente interessano cose più contingenti ed immediate. Inoltre non mi va di fare il demagogo, cioè di semplificare questioni che non sono affatto semplici. Dico soltanto che le tue affermazioni non hanno senso se non previo una lunghissima serie di premesse che non è il caso di discutere, le tue affermazioni sono solo il culmine, il vertice ultimo di un pensiero, e a me non piace ragionare per slogan. Non nego che ci sono cose che non condivido con il movimento dell'occupazione, ma in questo momento preferisco pensare alla parte costruens, come ci suggerisce il nostro collega Antonio de Robio, Siracusano e le altre ragazze che hanno scritto, piuttosto che la parte destruens.
    Sull'ultima questione credo che in realtà già mi sono espresso abbastanza. Ad ogni modo sulla scelta del metodo parleranno persone più titolate e capaci di me di qui a breve.
  3. .
    Volevo inoltre informarvi che a breve avremo interventi diretti sul forum da parte dei ragazzi che si sono fatti in prima persona portabandiera dell'occupazione. Rimanderei a quel momento, quindi tutte le possibili discussioni su questo punto affinché la cosa porti maggiore frutto.
    Sulle questioni di teoria politica preferirei discutere in privato (mi rivolgo ad el rei). Su un forum mi annoio troppo.
    Ad ogni modo sarò il primo a spingere, qualora mi rendessi conto che davvero purtroppo questa coesione è impossibile da raggiungere, ad eliminare questa forma di protesta (nella grande tristezza di immaginare le sorti di una nazione dove neanche più le forze giovanili e studentesche hanno la forza di unirsi e di lottare. In questo la Francia è davanti a noi, forse, anni luce.). Resto infatti convinto della necessità di rimanere non nei limiti della leggittimità, ma nei limiti della democrazia, per quanto questa possa essere la peggiore tra quelle immaginabili.
  4. .
    [QUOTE=El-rei,30/10/2008, 12:45]
    Cristiano, mi permetto di fre alcune osservazioni, ma con la massima serenità: mi dicono spesso che il tono dei miei interventi risulta acre, ma ti prego di imputare qualunque intemperanza alla "passionalità" e di dare per scontata la mia massima umiltà e apertura al confronto.

    CITAZIONE
    Sia tu che quelli che hai citato godete della mia stima (prosit, direte voi), ma in questa occasione davvero non vi capisco.
    Parli di questa assemblea permanente come se fosse un organo strutturato con funzioni decisionali rispetto alle sorti della facoltà, ma io ho l'impressione che si tratti di una cosa eminentemente autoconvocata.
    Quantomeno è autoconvocato il ruolo decisionale. Gli stessi rappresentanti devono appunto rappresentare, non decidere.
    Non sull'ambito dell'occupazione di una facoltà.
    Occupare una facoltà può essere una strategia anche valida, ma deve essere condivisa ed effettuata da tutti gli studenti, almeno dalla maggior parte di essi. L'università non è solo vostra.

    L'assemblea permanente ha cercato in ogni modo di raccogliere l'attenzione di tutto il corpo studentesco (qualcuno forse si ricordera le due occasioni in cui si sono lanciati palloncini in tutta la facoltà per invitare gli studenti a partecipare all'assemblea).
    La maggior parte delle persone è rimasta a rollarsi le sue brave canne nel cortile, pur sapendo tutti che li ci sarebbe stato lo spazio per discutere sulla riforma. Nessuno ha partecipato. Le persone che ci fanno parte continuano coerentemente ad agire di contro ad altre che non hanno mai avuto nessun'interesse ad agire.
    La cosa non si è autoconvocata nell'accezione che dici tu, ma si è costituita come libero movimento studentesco.
    Sul fatto che la condivisione debba essere maggiore, mi trovi daccordo, ed è un punto sul quale LIBERAMENTE mi sto confrontando quotidianamente con gli altri ragazzi.
    Inoltre i rappresentanti sono stati invitati a parlare in una assemblea formata dagli stessi studenti rappresentati da quei rappresentanti.
    Questo li implica inevitabilmente alla vicenda. Dico che forse non sarebbe cambiato niente perché cmq sarebbero stati una minoranza.
    Ma questa è solo una mia ipotesi


    CITAZIONE
    Questa appropriazione indebita non è per niente diversa dalle storielle che ci raccontiamo ogni tanto nel topic "violenze neonoaziste".
    ebbe
    Nessuno si senta legittimato a prendere certe decisioni a fronte di un disinteresse generale delle persone.
    E' triste, ma così facendo, occupando la facoltà, siete diventati un polo dialettico perfettamente inserito in questa politica corrotta e autoreferenziale che caratterizza gli anni di questo regime, in Italia.
    Per come la vedo io, preferirei la resa ad un siffatto comportamento.

    Questi sono giudizi di teoria politica, rispettabili completamente, ma per me di scarsa qualità. Ma di questo credo non sia il caso di discuterne qui.

    CITAZIONE
    Le cose qui vanno sempre allo stesso modo: cervellli spenti da un lato, deliri autocompiacenti dall'altro.

    Non condivido in nessun punto questa tua manichea definizione della questione. Ma anche questa è teoria politica.

    CITAZIONE
    Dovreste creare un'alternativa, a maggior ragione che qui si parla spesso del fine formativo del vostro splendido corso di laurea, dell'intellettuale puro e di altre tematiche connesse.
    Dimenticate spesso di ragionare sul ruolo dell'intellettuale puro in questa società.
    Per come la vedo io consisterebbe nell'insegnare qualcosa alle persone, magari proprio ad essere cittadini e persone, altrimenti noialtri saremmo probabilmente spacciati.

    Grazie per il consiglio, beneaccetto, anche se sinceramente non ne sento il bisogno. In questo voglio essere presuntuoso almeno quanto lo sei tu con me ora.

    CITAZIONE
    Stare con le chiappe nell'assemblea e pretendere che vengano gli altri a parlare con voi, oltre che poco originale (non vedo l'alternativa di cui sopra), è illegittimo.

    Anche pensare di dover essere bloccati nelle decisioni da una massa inerte è secondo me illegittimo.
    Sulla questione del 'poco originale' che si legge spesso da queste parti ultimamente, così come 'vecchio', non mi esprimo nemmeno tanto sono banali questi giudizi.

    CITAZIONE
    Andare a pescare le persone per scuoterle dal torpore sarebbe stata una bella alternativa, ma anche in quel caso non avrebbe dato a voi il permesso di prendere questa decisione.

    Lo si sta tentando di fare da una vita.
    [QUOTE]
    CITAZIONE
    Se è questa riforma che vogliono gli studenti, ritenetevi soddisfatti dello sforzo profuso, ma tornatevene amaramente a casa.
    Così sareste diversi.

    Si può discutere sul modo, ma non sul fatto che gli studenti vogliano questa riforma. L'enorme partecipazione popolare di piazza plebiscito ha dimostrato che questa non è affatto una minoranza. E chiudo citando uno che sosteneva che la democrazia è partecipazione.
  5. .
    CITAZIONE (GaborKinski @ 30/10/2008, 02:00)
    CITAZIONE (Sigfrido @ 29/10/2008, 18:15)
    IO ACCUSO

    IO ACCUSO gli studenti perché non partecipano alla vita di facoltà preoccupandosi solo del loro piccolo hortus conclusus, o per parlare papale papale “dei cazzi loro”, e così lasciano , ad esempio, che una protesta sacrosanta vada in mano a pochi estremisti dalle idee rimaste a quaranta anni fa.

    [/color]

    In Facoltà oggi i presenti erano al 99% favorevoli all'occupazione; se ci fossimo opposti in quel frangente nell'unico modo che potevano farlo 2 rappresentanti o al più 4-5 studenti singoli a fronte di alcune centinaia di occupanti, ovvero in maniera "materiale", alpiù saremmo stati additati come "fascisti" (conosciamo le metodologie del collettivo e badi dico il collettivo non tutta l'assemblea permanente), nella peggiore delle ipotes non so cosa sarebbe accaduto (si pensi ai fatti di Giurisprudenza di qualche giorno fa).

    Non credo che persone quali Antonio Del Castello, Luigi Morrone, Maurizio Esposito La Rossa, Ferdinando Lubrano, Anna Fava, Marco Palasciano, Sergio Feliciano, Leandro Sgueglia avrebbero consentito ciò che tu dici. Anzi, LO SAI BENISSIMO CHE NON SAREBBE MAI SUCCESSO! Il microfono era aperto a tutti, e voi non avete parlato. Il tuo è un gravissimo processo alle intenzioni, e richiamare i fatti di giurisprudenza è intellettualmente disonesto. Giancà, da te non me l'aspettavo: questa affermazione ha proprio i connotati di propaganda politica!
    Probabilmente la maggioranza degli studenti era a casa a studiare in vista degli esami di novembre, e onestamente non me la sento di colpevolizzarli totalmente, con questi chiari di luna. Voi avevate l'obbligo di affermare la voce degli studenti e non l'avete fatto in assemblea, avete latitato, eravate lì, avete guardato e non avete detto niente. Forse non sarebbe cambiato nulla, ma resta il fatto che il parere degli studenti che rappresentate è rimasto inespresso. E non dite che non si sapeva che si sarebbe occupato, perché lo sapeva chiunque frequenta quotidianamente, come voi, la facoltà. Anche su questo siete stati deficitari: come mai non vi ho mai visti nell'assemblea permanente in questi due mesi?
    Interessante poi il fenomeno della moltiplicazione degli occupanti: da sparuto numero avanguardista di menti inebriate ad alcune centinaia!

    Edited by thc10 - 30/10/2008, 09:53
  6. .
    Apprezzo notevolemente queste forme di manifestazione democratica.
  7. .
    Io parlo di quelli di lettere e filosofia, eh, nn di tutto il corteo! E non ne erano assolutamente di meno, anzi si sono aggiunte anche altre persone!
  8. .
    Ottimo Gabriele.
  9. .
    Ribadisco che porta di massa è stata occupata solo per fondare lì il centro di tutta la manifestazione regionale. Porta di Massa è un luogo strategico, centrale, facilmente raggiungibile da tutti. La protesta non rimarrà mai all'interno della facoltà. Sarà solo il luogo dove pensare a come portarla concretamente fuori.
    Ad ogni modo sarebbe interessante proporre anche proposte.
  10. .
    Direi che quarant'anni fa è servita non poco però...
  11. .
    [QUOTE=Sigfrido,29/10/2008, 18:15]
    IO ACCUSO

    CITAZIONE
    IO ACCUSO gli studenti perché non partecipano alla vita di facoltà preoccupandosi solo del loro piccolo hortus conclusus, o per parlare papale papale “dei cazzi loro”, e così lasciano , ad esempio, che una protesta sacrosanta vada in mano a pochi estremisti dalle idee rimaste a quaranta anni fa.

    Su questo sono daccordo con te.

    CITAZIONE
    IO ACCUSO il collettivo di essere antidemocratico, di aver pianificato l’occupazione di nascosto dagli studenti e di averla messa in pratica con elementi esterni senza capire che un simile, antiquato, metodo di Lotta è autolesionista perché bloccando lezioni, corsi ed esami danneggia solo e soltanto gli studenti.

    Nessuno ha tenuto nascosto niente visto che l'assemblea permanente è in facoltà da più di due mesi e libera e aperta a tutti. Sul secondo punto il tuo è un giudizio di valore. Accusare un'idea è un errore logico.

    CITAZIONE
    IO ACCUSO i rappresentanti degli studenti che in un giorno come questo hanno lasciato l’ala moderata degli studenti senza una guida e un punto di riferimento.

    Rappresentanti chi? Ma dov'erano?

    CITAZIONE
    IO ACCUSO i professori. Che sanno solo soffiare sul fuoco, che “vottano a putrella e nascondono a manella” ma che sono lontani mille miglia dall’impegnarsi in questa lotta ( con solo qualche lodevole eccezione)

    Su questo sono daccordo con te.


    CITAZIONE
    Per chi si fosse perso qualche passaggio: oggi c'è stata talmente tanta partecipazione alla mega assemblea d'ateneo nel cortile della sede centrale che l'assemblea prevista si è spostata tramite corteo in PIazza plebiscito. E fin qui tutto bene.
    Anzi, no perchè noi di Lettere praticamente non c'eravamo ( 20- 30 persone a voler scialare)
    E cosi quando a Piazza del Plebiscito quel manipolo di estremisti che ha nome collettivo , che aveva già deciso tutto e che ci ha chiamato solo perchè ratificassimo ciò che avevano deciso, ci ha chiamato all'assemblea non c'era nessuno che potesse opporsi alla decisione , sciagurata, di occupare. Io ci ho provato ma ero uno contro 20 e appena mi sono riuscito ad imposessarmi del microfono, il collettivo molto democraticamente mi ha lasciato lì ed è aprtito in corteo alla volta di Porta di Massa.

    C'è stata un'assemblea in facoltà, perché non hai parlato?

    CITAZIONE
    La facoltà è ora occupata. Sulle lezioni , esami e sedute di laurea ora raccomandatevi a DIO perchè è l'unico che forse può far qualcosa ...malgrado le rassicurazioni di certa gente che dava sicurezze (l'attività didattica continuerà, ecc.ecc.) senza essersi prima degnata di parlare con i professori.
    Ma nemmeno con gli studenti tanto che verso le 16.00 ad occupare erano rimasti in ben pochi...

    Questo è falso. Verso le 16 la quantità di persone era grossomodo quella che c'era alle 09.





    Oltretutto non è stato il "Collettivo Lettere" ad occupare, ma un libero assemblamento di studenti.
    Inoltre propongo a tutti i ragazzi che non sono daccordo con questa forma di protesta di unirsi in un collettivo in modo da far ascoltare la propria voce.
  12. .
    Quando gli interessi particolari cozzano con gli ideali universali, a prenderlo in quel posto, ce lo insegna la storia, è sempre il popolo.
    Prenderei seriamente in considerazione quanto accaduto in Francia qualche anno fa.
  13. .
    Ragazzi vi posto anche questo link che spiega bene cosa è una fondazione privata:

    http://books.google.it/books?id=6Pm8K2dqIU...result#PPA45,M1
  14. .
    Legge 6 agosto 2008, n. 133

    "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"
    pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. Ordinario n. 196

    Art. 16.
    Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università

    1. In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.

    2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell'Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e' trasferita, con decreto dell'Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate.

    3. Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.

    4. Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.

    5. I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti del 90 per cento.

    6. Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.

    7. Le fondazioni universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo restando il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comuni
  15. .
    La data d'esame è il 17 novembre.
1281 replies since 30/10/2003
.