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Outisemeuzontos.
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IL VERSAIOLO DI CUI SUPRA,
CHE VERSEGGIAVA SOTTO SPOGLIA ALTRUI
(PER SUA CORTESIA),
IN RISPOSTA AL DOCTISSIMO VIRO PALASCIANO
Leporeambopaignion
Non fuggo la tenzone, il che tu credi,
né mi struggo o vergogna m'incinabra,
per gogna che il tuo verso abracadàbra,
né converso rifuggo a lance o spiedi.
L'aspra glottomachia per cui qui incedi
m'indiaspra d'albagia, vieppiù m'inscabra,
terra trivello a forza di dolabra,
ché di quadrello mia scorza non ledi.
Dei palasciani tuoi disegni arabici
so che inchiostri altre carte rutilanti,
tra scialbe voci di sofi astrolabici;
Né dai balzani segni mi repelle
l'onta che mostri in scaltre, àrte, esitanti
balbe strofi di che il tuo stilo eccelle.
Edited by Hamlet da Hamelin - 9/4/2006, 00:11.