SONETTI che ciascun puō qui creare

per il gusto di ABBAre e di ABABare!

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  1. Outisemeuzontos
     
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    Vi interessa un sonetto in esperanto, la lingua artificiale di Zahmenof?

    Lo ha scritto Kālmān Kalocsay, un poeta ungherese morto nel 1976.

    Vesperoj gaje pasas en kazino
    La glasoj tintas, li la fumon blovas.
    Promene li ĉapelon flankenŝovas
    Kaj dande turnas sin post belulino.

    Senzorge, gaje li tra l’ viv’ promenas,
    edzina plendo, aro de infanoj
    kun bruaj ludo, ploroj kaj malsanoj,
    per hejmaj zorgoj lin neniam ĝenas.

    Sed ofte, se el amikfamilio
    Li venas, jen, eksangas, kvazaŭ vundo
    En lia koro akra nostalgio

    Je l’heim’, kiun sur sia vivogrundo
    Li ne konstruis. Kaj kun apatio
    Li ĝemas: “Morti sola, kvazaŭ hundo!”


    (trad. Allegre passano le sere al casinō
    tintinnano i vetri, fuma.
    Passeggiando porta in parte il cappello
    e come un dandy si volge a una bella.

    Spensierato, allegro passeggia per la vita,
    un lamento di moglie, un gruppo di bambini,
    con giochi chiassosi, pianti e malattie,
    mai lo disturbano coi problemi della casa.

    Ma spesso, se da una famiglia di amici
    torna, ecco, prende a sanguinare, quasi una ferita,
    nel suo cuore l'antica nostalgia

    di un focolare, che sul terreno della vita
    non ha creato. E con apatia
    geme: "Morire solo, come un cane!"
     
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77 replies since 23/11/2004, 23:42   7064 views
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