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Hamlet da Hamelin
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SONETTO SEMI-IMPROVVISATO E AHIMÈ BRUTTISSIMO PER IL VENTITREESIMO COMPLEANNO DI UN'ANIMA BELLISSIMA INDEGNI DELLA QUALE SONO SIA I VERSI SIA L'AUTOR DELLA POESIA MA IN QUESTA DISCUSSION DOTTA E CITRULLA NON SI BUTTA VIA NULLA
Alma creatura densa di splendore che in tutti noi raccendi alti pensieri, qui vedi i nostri doni ed i sinceri auguri che ci sgorgano dal cuore,
sì come Dio fa al mondo i suoi clisteri d'amore e pena, meraviglia e orrore, e il mondo assorbe dentro, e caca fuore i suoi accenti or celesti, or grigi, or neri.
Come i divin clisteri il mondo accetta, tu fa' agli omaggi che, pur non divini ma meschini (siam gente poveretta),
ti inoculiam spingendo i pistoncini dell'affetto che ognun vêr te affetta; e facci luce coi tuoi sorrisini.
P.S.: il sonetto, che accompagnò la consegna d'un dono collettivo (ed è stato poi portato spesso a esempio, per le rime miserrime, d'opera dedicatoria mal riuscita), risale al 17 ottobre 2005, ma è stato ritrovato solo oggi tra le carte dell'autore. Reca a esergo le righe: «17 ottobre 2005 / per dimenticare il vuoto che / il 17 ottobre 1919 / lasciò il 23enne Michelstadter».
Edited by Hamlet da Hamelin - 23/3/2007, 18:16
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