frammenti

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  1. falling
     
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    Per varie ragioni propongo questa discussione, simile al domino delle vite (vedi: image).
    Si tratta appunto di frammenti. Non mi dilungo in spiegazioni filosofiche, esistenziali, ecc (ci arrivate tranquillamente da soli).

    1- Il mio frammento è dedicato alla mia famiglia, e ha un titolo: LA LIMONATA
    Preparare una limonata per la propria famiglia in un tipeido pomeriggio primaverile. Apparentemente niente di speciale, però...
    Sono ritornate sensazioni che appartengono ad un passato lontano, piacevole.

    Ecco un mio frammento. Aspetto i vostri (sogni, ricordi, desideri, ecc...)
    un bacio

    Edited by falling - 30/9/2009, 12:51
     
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  2. danielina
     
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    2. Evoluzione:
    è bene non pensare,o è bene pensare?o è bene pensare di non pensare,quando in realtà si pensa inconsciamente????



    (non sono impazzita...è solo la mia mente che si interroga sul casino che mi gira in testa.)

    Buonanò.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 3/6/2005, 01:21
     
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  3. olcesamante
     
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    3.

    Un giovane operaio avanza lungo i binari, nel sole delle tre del pomeriggio. La sua schiena nuda è perfetta, quasi commovente. Guardi in tralice per non imbarazzarlo, mentre attraversa i binari e si avvia verso il magazzino, e annunciano il tuo treno. Le luci ed ombre di quella schiena catturano i tuoi sguardi obliqui, discreti, per non imbarazzarlo se si voltasse. Sai già che non potrai mai spiegare quel momento su un foglio di carta, la bellezza non si infilza ad una parete come una farfalla prigioniera. Non ti resta che parlarne a una persona speciale.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 4/6/2005, 04:36
     
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    Uno degli anagrammi del mio nome & cognome è «L'Icaro campa sano».

    E in effetti, svolazzando e fuggendo labirinti, finora m'è andata bene. Mi sono un po' bruciato, è vero, penne e pelle, più d'una volta, per la mania che ho di andar diritto verso il sole; ma quante meraviglie avrò scorto sulla sua superficie, in quei momenti, prima di dovermene trar via per non morir bruciato! invero una bella vita. Chi osa rimproverarmi è il senza ali, il perduto nel labirinto che non potendo sfuggirgli vi si rassegna e crede d'essere là per scelta, e che non vi sia altra natura possibile. Io, albatrando là sopra, celestemente, lo irrido. Potrei morir nel sole, se mi ci internassi; ma quell'altro ha la tenebra dentro, che lo fa morto mentre ancor si muove; marciume che cammina, cerebrame commosso e mosso non da sapienza ma da pregiudizio. E io volo, d'astro in astro, giudizioso.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 6/6/2005, 12:51
     
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  5. danielina
     
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    5.


    Malinconia.
    Ti prende all'improvviso,quando meno te l'aspetti e sempre nel momento sbagliato.Tu sei disarmata,cerchi di non pensare a quello che la tua mente malata sta cercando nei cassetti della memoria.
    Una lacrima...due...tre...
    Stai piangendo come una bambina piccola che non riesce a controllare il suo dolore.
    E ti senti impotente,perchè non trovi la forza di reagire.
    Rimani seduta sul letto,con le gambe incrociate,il libro aperto bagnato dalle lacrime e il volto rigato dalla sofferenza.
     
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  6. langsamerbitte
     
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    6. Clima (imbarazzo)
    C'hai tante aspettative intorno a quelle ore, ti sei anche preparato, hai pensato fiducioso, vuoi prestare un po' del tuo, sorridere alle persone gratis, fare un regalo, cercare. Entri e il Clima ti accoglie; sembra esalare dalle bocche dei convitati, circondarli e circondarti coltre accecante, una carrellata di facce beige senza spessori, guardano verso di te, oltre te, le fronti gestacci, le mani e gli occhi fermi, vi intravedi una sorta di lussuria da cui sei tanto lontano, un documentario.
    Provi a scansarlo mentre ti si posa addosso, sulle braccia sul viso tra le dita, calore, maschera pruriginosa, ti senti come di porcellana; questa colla arresta i tuoi pensieri, distorce la tua voce, la priva di senso. Resti lì fermo e incompiuto. Vorresti ascoltare gli altri, apprendere almeno, approvare. Non li senti. Intanto lui cola sulla tua faccia, la rende orrenda, cominci a sentire le risa, ti agiti come un insetto. Scappi via.

    Una festa ieri sera.
    Suona: Dee dee Bridgewater "What a little moonlight can do"
     
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  7. olcesamante
     
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    7.
    La casa vuota, e tu che in una notte hai cambiato vita. Il problema di cambiare vita sabato notte è che domenica sera non hai la vecchia vita con cui uscire. E allora indugi tra pc e win mx, confusa e quasi felice, ma un po' perplessa per la piega che prende la serata...

    O.T.
    CITAZIONE
    Suona: Dee dee Bridgewater "What a little moonlight can do"

    Io conoscevo solo la versione di Billie Holyday

    Edited by Hamlet da Hamelin - 6/6/2005, 02:16
     
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  8. sigfrido
     
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    8) E ALL'OMBRA DI QUESTE POTENZE IO CREBBI GRANDE (F.Holderlin)
    Infantilmente attratto da un luccichio immergere le mani nel ruscello,il contatto con l’acqua gelida,pura, sacra.
    Il riemergere delle mani intirizzite che stringono un sasso marmoreo, il contemplarlo con gli occhi del bambino( quelli che non danno proprio indietro mai ,cantava Ligabue e aveva ragione),il nasconderlo ai piedi dello steccato come se fosse un tesoro mentre prometti a te stesso che l’anno prossimo verrai a prenderlo.
    La visita al tramonto a quel cervo rinchiuso dietro l’alta staccionata, alta ma sconnessa,lo sbirciare tra le fessure con un misto di infantile curiosità e paura quel corpo grande ,scalpitante ,udirne gli sbuffi e guardarne i fianchi percorsi da tremiti intermittenti.
    Il latte della baita alla fine del percorso, la sua densità nella bocca,il suo lasciare appannato il bicchiere.
    Sporgendosi a fatica dal muricciolo guardare la corsa impetuosadell’Adige verso valle,il suo rumoreggiare che copre ogni altro suono nelle orecchie. Il raccogliere dalla strada polverosa un polveroso sassolino
    Il sentirne la polvere sotto i polpastrelli ,lo scagliarlo con tutte le forze nel mezzo di quella forza.
    Il vedere come l’Adige non ne risenta affatto: il sassolino scompare poco prima di entrare in acqua
    Né un suono né un’increspatura ne segnano il passaggio.
    Frustrazione. Un senso di riverenza e di sacro timore. La voglia di unirsi a quella forza.
    DI ESSERE QUELLA FORZA.

     
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  9. caneri
     
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    9)NOSTLAGIA:
    la mancanza di qualcosa che un tempo c'era e che ora non c'e piu' e tu sai non potrai avere piu' anche se tutti coloro che ne facevano parte ci sono ancora...
    è una parte di te che manca e a volte ti senti morire un po' simile alla malinconia.... ma quella ne diventa un motivo "sono malinconconica perche' ho nostalgia di un tempo passato"dentro per questo.e a volte piangi per questo ma finche non lo vivi non lo cononosci.



    10)PAURA
    paura di vivere, paura di crescere, paura di morire, paura di sbagliare,paura di lottare, paura di fallire, paura di non esser capace, paura di non riuscire,ho ancora peggio. PAURA DI NON RIUSCIRE A REALIZZARE I TUOI SOGFNI O I TUOI OBBIETTIVI.
    magari li raggiungi anche solo che ti rovini tutto il tragitto nel fratempo con quello stupido timore di "non poter essere idonia o capace" e perche'? ah boh! questo non lo sai hai solo paura e non sai che fare il viaggio te lo rovini e magari alla fine scopri che i tuoi sogni si realizzano,è quello che tu vuoi VERAMENTE diventa realta' solo che tutto il percorso lo hai perso...

     
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  10. langsamerbitte
     
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    11) Altra paura
    Stasera contemplavo il panorama, con un po' di musica, soppesavo le mie insicurezze. All'improvviso un pipistrello: un pipistrello descrive nell'aria traiettorie folli, indecifrabili, non come l'uccello che pare volerti compiacere, non come la mosca che insegue la sopravvivenza, o l'ape in cerca di fiori; un pipstrello tracciava macchie inquietanti sullo sfondo bluastro. Mi ha afferrato un terrore viscerale, nella carne, mi ha infiammato e spinto - erano anni che non conoscevo paura così poco strutturata, pura paura. Son dovuto rientrare e chiudermi dietro il balcone. Era solo un pipistrello, però
     
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  11. danielina
     
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    12.


    Pazzia.
    Le persone che ti circondano ti guardano con aria interrogativa...vedono quello che fai,ascoltano quello che dici,leggono quello che scrivi,e pensano che tu stia impazzendo.Sei diventata irriconoscibile.Ti guardi allo specchio e anche tu stenti a riconoscerti.
    Che fine ha fatto quella ragazza che sorrideva e portava allegria ovunque andasse????
    Che fine ha fatto quella ragazza con un'invidiabile voglia di fare?
    Che fine ha fatto quella ragazza felice???

    Ti guardi ancora nello specchio.Lei non c'è più.E' andata via,o forse si è semplicemente nascosta sotto lo spettro di questa tua pazzia.
     
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  12. President Evil
     
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    15)GAMBE
    Davanti alla kiesa.Mucchi di gambe frenetiche aspettano il rintocco.Quello ke dà l'annuncio della partenza ke porterà all'addio.Si muovono..."Stanno uscendo?" "Ma tu 'o sapive?" ...corrono a vedere il dolore,quello ke non si capisce,quello ke x un attimo si vorrebbe follemente condividere pur di non sentirsi così inutili e impotenti.
    Ke strani pensieri...forse dovrei fare come quelle gambe,e con le mie,andare via.
     
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  13. danielina
     
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    16.


    Situazioni difficili.
    A volte credi che le cose siano molto semplici.Poi per qualche strano motivo,ti accorgi che non è assolutamente così...le cose sono difficilissime,e quello che per te poteva essere un momento di ripresa si rivela invece il peggiore dei momenti che potessero capitarti,non solo adesso.
    E ti senti in trappola,senti che da questo momento in poi ogni tua mossa sarà sorvegliata.Che la tua libertà è finita.E tu non puoi fare assolutamente nulla per cambiare le cose,perchè sei del tutto impotente.


    Guagliù,aiutatemi.
     
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  14. cerbiattoincazzoso
     
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    17.

    Aiuto.
    (Giusto per riprendere Danielina)

    Mi sento soffocare dal vuoto e non riesco ad uscirne.

    Mi sento insofferente,maledettamente insofferente.
     
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  15. Viejito
     
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    18.

    Ho fatto un sogno stanotte:

    Ho sognato di star seduto in una di quelle umide cantine dove si può bere vino rosso per pochi spiccioli e attorno a me erano accomodati un gruppetto di giovanotti sulla ventina ed io avevo la barba lunga, come se fossi stato un vecchio saggio venuto da chissà quale posto per portare la sua parola a quei futuri uomini. Uno di questi mi chiese:
    - Francesco, perchè ora non parli più? -
    - Evidentemente non mi va di pensare figlio mio. -
    - Dovresti farlo, qui ci stiamo annoiando. –
    - E' un problema vostro ragazzi, io sto bene cosi'. Sembra quasi che un Dio esista.
    - Hai la mente ubriaca, fai quasi pena.-
    - Quella è la porta, potete andare via.
    - Parlaci di qualcosa. Del rock, della poesia, della politica o delle donne. Sei cosi' bravo a parlare.-
    Ed io, mentre tenevo tra le mani un vecchio bicchiere di vetro colmo di vino risposi:
    - Direi cose che sapete già. Il rock si ascolta, la poesia si spaccia per buona, la politica si corrompe e le donne si scopano. Ed io sono stanco. -
    - Sei diventato pazzo -
    - Forse, lo si diventa a volte -
    - Dovresti scriverle o cantarle certe cose, c'è chi lo fa già e vive nel bene -
    - Nel bene o nel male vivono e poi so che bevono roba buona. Dovrei fare prima altre cose.
    Lavarmi, sporcarmi e poi di nuovo ripulirmi. forse dovrei dormire per poi riubriacarmi.
    Quel mondo è uno straccio io non sono ancora sporco! E poi devo svegliarmi, sento una voce che mi invita a svegliarmi. Devo lasciarvi ora ragazzi miei. La strada prima o poi la troverete. Continuate a camminare. Io devo svegliarmi.. –

    Cazzo, pareva quasi di riuscire a sentire l'odore dell'intonaco inumidito di quella cantina, il l'aroma del vino che ti è gocciolato inavvertitamente sulla manica della camicia... ci sono sogni che sembrano davvero reali.
     
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1194 replies since 2/6/2005, 19:38   28025 views
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