-
Hamlet da Hamelin
| .
|
P
- Group
- Member
- Posts
- 9,321
- Location
- Capua
- Status
- Offline
|
|
Per celebrare la rinascita di questa teca poetica grazie al rientro della poesia di Alessandro - poesia che continua a piacermi sia per il suo impatto epifanico, sia per il suo fluire ben cadenzato e armonioso -, come promesso ecco che ricambio decidendomi a esporre al pubblico ludibrio anche una qualche mia pièce... seria, ovvero non di quelle estemporanee e goliardiche di cui ho disseminato il forum. Scavo nel disordine immenso dei folder e prendo la prima che mi ispira, eccola, è del 1998. (Premetto che non ho figli, è una cosa metaforica.) Poi magari ne metto delle altre, ma intanto anche voi tirate fuori qualcosa di vostro, dài!
MIO FIGLIO
Tra le ombre dei macchinari, del sipario,
del piangente che tende
la corda di un violino di cartapesta,
chi è, cos’è, questo pupazzo infame?
Mio figlio, la Follia, nato dal mio
coito brutale con sua madre, il Nulla,
con cui mi chiusi...
Ora ride di me, è questo il mio castigo;
le fate, mi punirono; me lo posero accanto;
un orrido nano che ride,
riflesso distorto di me.
Edited by Platone da Plutone - 26/9/2004, 18:03
|
|
|
| .
|
127 replies since 8/4/2004, 06:50 6412 views
.