«È giusto che gli omosessuali possano avere figli?»

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  1. ilnomeègiàutilizzato
     
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    Giorni fa discutevo con i miei amici a tal proposito e non ho trovato un solo parere a me favorevole.In pratica io sostengo che solo perchè un uomo è omosessuale non significa che sarà peggiore di un padre etero.
    I miei amici sostenevano che per il bambino poteva essere motivo di disagio psichico e sociale.
    Io sostengo che parecchi figli di etero soffrono disagi psichici e sociali:
    I miei amici dicevano che il bambino avrebbe potuto imitare il comportamento sessuale dei genitori.
    Io sostengo che parecchi omosessuali sono figli di eterosessuali.
    I miei amici sostenevano che sono importanti entrambe le figure sessuali oltre che genitoriali.
    Io sostengo che meglio una sola figura genitorialesessuale che ami il piccolo che due figure sessualmente differenziate che se ne fottono.
    Inoltre ci sono coppie di lesbiche che hanno figli.
    Magari saranno frutto del fatto che la donna è avvantaggiata in quanto può essa stessa farsi inseminare,ma il concetto non cambia:gli omosessuali dovrebbero poter avere l'opportunità di avere figli
     
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    Non posso che complimentarmi
    per l'intelligenza cristallina
    delle suesposte opinioni
    di Ilnomeègiàutilizzato,
    nelle quali ha espresso
    tutto ciò che sull'argomento
    si poteva esprimere
    di sensato.

    P.S.: per la gioia del Cangemi ho usato un metro non sillabico. Ciascun verso s'intende ritmato con due accenti.

    Edited by Hamlet da Hamelin - 6/5/2006, 12:09
     
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  3. [Valeria]
     
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    Sono d'accordissimo

    penso che alla base di questo problema ci sia una forte componente di influenza della Chiesa cattolica che da sempre si è battuta contro gli omosessuali: influenza che non colpisce solo la politica e la vita pubblica, ma anche le opinioni private della gente secondo cui una donna (magari una testa di C****) è più adatta di un uomo (gay ,ma amorevole e responsabile) a crescere un figlio[luoghi comuni!!!!].

    in altri paesi del mondo è permesso il matrimonio gay, io spero che l'Italia lo renda possibile presto : sarebbe segno di emancipazione (per alcuni) e di giustizia (per altri) che vedono nell'amore e nella famiglia due cose necessarie a cui hanno diritto TUTTI.
    Alla fine è un fatto di gusti no???perchè una persona gay dovebbe avere meno diritto di me ad amare qlc o un figlio??

    siamo nel medioevo o nel terzo millennio????

    conosco tanti tanti gay e sono tutte persone splendide perciò mi batto per loro
     
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    perciò mi batto per loro


    Allora non puoi mancare al sit-in di protesta che si svolgerà in piazza Bellini questo sabato 30 ottobre dalle ore 21 alle ore 23 (vedi discussione "Come al solito sempre solo violenza" nella sezione "Politica e attualità").
     
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  5. tristanotradito
     
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    E sia, facciamo quest'esperimento.
    La famiglia tradizionale è in crisi, proviamone una alternativa: tra quarant'anni potremo confrontare con cognitione di causa le due tipologie familiari. Nel frattempo migliaia di bambini saranno stati oggetto dell'esperimento.

    "Meglio un padre omosessuale che ama il bimbo piuttosto che un etero ubriacone che lo picchia". Certo. Ma così glissiamo sulla questione: "Qual è l'optimum per il bambino?" in altre parole, tra un etero retto e un omo retto quale è meglio? È l'optimum o il "meno peggio" che il diritto familiare deve salvaguardare?

    Non mi si prenda per fascista. Il mio è l'imbarazzo di chi non prende nulla alla leggera, di chi diffida dal progressismo corrivo.

    In ultima ma pur sempre provvisioria analisi, niente mi persuade che per la salute bambino non sia realmente FONDAMENTALE la presenza di DUE figure (uomo-donna/padre-madre).

    Solo un esperimento potrebbe confutare questa tesi psicopedagogica accreditata da secoli di storia. Un esperimento: si riconosca al meno il carattere "sperimentale" (in senso scientifico, però!) di questo progetto politico.

    Edited by tristanotradito - 30/10/2004, 14:13
     
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    La verità, vi prego, filosofica


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    "Qual è l'optimum per il bambino?" in altre parole, tra un etero retto e un omo retto quale è meglio?


    Questa domanda, essendo assoluta, presuppone una risposta impossibile. E' come domandare: "Qual è l'optimum per la medicina?" in altre parole, tra una donna dottore e un dottore uomo quale è meglio? Magari una donna si trova meglio con un dottore donna per questioni di pudore, un'altra si trova meglio con un dottore uomo perché gli proietta sopra l'immagine paterna o zierna e si sente più confortata, e via dicendo. Sarebbe assurdo che, giunta all'agenzia di collocamento per medici, un dottore donna si sentisse dire: "Lei è a pari merito di crediti con un dottore uomo, ma il posto di primario d'ortopedia verrà automaticamente assegnato all'uomo perché il governo ha stabilito che le donne vengano legalmente discriminate in quanto studi statistici dimostrano che il 51% dei pazienti preferisce medici maschi". (Gli studi statistici magari "dimostrano" che io ho 0,33333 figli, anche se nel frigorifero non tengo nessun troncone di bambino mutilato...)

    CITAZIONE
    niente mi persuade che per la salute bambino non sia realmente FONDAMENTALE la presenza di DUE figure (uomo-donna/padre-madre).


    A questo punto però dovresti MOTIVARE la tua convinzione che la presenza di tali figure sia fondamentale. Sennò il tuo contributo alla discussione si limita a convalidare un pregiudizio!, e chiunque potrà dire cose come "niente mi persuade che i neri non abbiano, per genetica, il quoziente intellettivo più basso di quello dei bianchi".
     
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  7. GaborKinski
     
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    Sottoscrivo le parole di PlatodaPluto, anche se penso che sia facile che un bambino cresciuto da una coppia omosessuale acquisisca turbe psico-sociali, ma questo sarà sempre e soltanto (premettendo che i genitori,di qualsiasi sesso e preferenza sessuale, facciano le cose per bene...) colpa di questa società di cacca!!!!!
     
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  8. tristanotradito
     
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    CITAZIONE (Platone da Plutone @ 30/10/2004, 15:18)
    CITAZIONE
    niente mi persuade che per la salute bambino non sia realmente FONDAMENTALE la presenza di DUE figure (uomo-donna/padre-madre).


    A questo punto però dovresti MOTIVARE la tua convinzione che la presenza di tali figure sia fondamentale. Sennò il tuo contributo alla discussione si limita a convalidare un pregiudizio!, e chiunque potrà dire cose come "niente mi persuade che i neri non abbiano, per genetica, il quoziente intellettivo più basso di quello dei bianchi".

    La medicina, la psicologia, l'antropologia e la storia hanno GIA' dimostrato che TUTTI gli uomini (a parte avere antenato comune, darwinianamente parlando, visto che tra di loro i ceppi etnosomatici sono fertili) hanno lo stesso quoziente intellettivo.

    La medicina, la psicologia, l'antropologia, la storia e la pedagogia NON hanno ANCORA dimostrato che una coppia gay abbia le stesse possibilità di tirar sù un individuo equilibrato come invece la coppia etero. Sulla seconda tipologia c'è da SCOMMETERE, come dicevo due post sopra.

    Se il mio è pregiudizio, il tuo è presunzione.
    Se il mio è giudizio, il tuo è scommessa.
    Se il mio è cautela, il tuo è entusiasmo superumano.

    Non ci sono A OGGI studi, non ci sono casi la cui testimonianza può persuadermi di quello che dicevo prima. E manco m'era parso il caso di circostanziare la mia affermazione visto che si spiegava da sola: non bastano a persuadermi le vostre supposizioni, il vostro buonismo che pare quello dei cristiani, ancorché progressisticamente sublimato.

    Io non ho interessi personali e biechi che potrebbero essere coinvolti dalla rivoluzione sociale che propugnate. Personalmente non ho nemmeno problemi se l'incidenza della popolazione omosesuale aumentasse dal 10% attuale a un, che so, 20, 25, 30% nel caso di diffusione della famiglia omo. Piuttosto mi chiedo, darwinisticamente, come possa la Specie consentire che un istinto - naturale!, mi si contraddica - come quello materno/paterno si armonizzi a un complesso pulsionalsessuale - bello, sofisticato, affascinante, ma pur sempre sterile - come quello omosessuale.
    Mi pongo anche un altro quesito, questa volta non etologico, ma ETICO: se si provasse scietificamente che sulla omosessualità giocano fattori variamente "deterministici", cosa sarebbe più giusto fare: dare al bimbo un esempio omo od etero?

    Ed ora coloro che si illudono di stare alla mia sinistra mi lapidino pure.

    Tristanto.

    P.S: l'autore del post è un uomo che ha rimpianto -fin'a qualche mese fa- di non provare attrazione sessuale per gli uomini visto che per il resto trovava stimoli unicamente dalla frequentazione e dal confronto/scontro intellettuale e personale coi suoi amici maschi.


    Edited by tristanotradito - 30/10/2004, 23:16
     
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  9. ilnomeègiàutilizzato
     
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    Bella replica.
    Complimenti.
    Ma,vedi........io intendo il tutto come scommessa
    dici bene
    La vita stessa è una scommessa
    come vita siamo frutto di un'imposizione,di un salto che altri individui hanno compiuto per noi
    Poco m'importa di chi compie quel salto.
    Forse ho espresso quello che penso in maniera troppo sintetica e confusa;
    mi si perdoni,se così è.
    Eventualmente mi spiegherò meglio
     
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  10. ilnomeègiàutilizzato
     
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    P.S.:ho sempre pensato che il discutere sia un momento di crescita
    ora ne sono ancora più convinto
     
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    "Una cosa è l'eros, un'altra è procreare,
    un'altra ancora allevare i bambini"



    CITAZIONE
    La medicina, la psicologia, l'antropologia, la storia e la pedagogia NON hanno ANCORA dimostrato che una coppia gay abbia le stesse possibilità di tirar sù un individuo equilibrato come invece la coppia etero

    ;) Comincio la mia risposta con una provocazione: le scienze non possono "dimostrare" niente. La ricerca della verità è compito della filosofia, non della scienza. Si legga un po' di Feyerabend. Ma per ora lasciamo cadere...

    CITAZIONE
    Non ci sono A OGGI studi, non ci sono casi la cui testimonianza può persuadermi

    :woot: Ma sí che i casi ci sono, e a milioni (un po' meno gli studi):

    Negli USA [...] i bambini con genitori gay sono ormai dai 3 ai 6 milioni e ci sono due riviste dedicate a loro: And Baby e Proud parenting magazine. [...] I risultati di nuovi studi fatti sulle famiglie di omosessuali saranno presentati in occasione dell’incontro dell’Associazione degli Psicologi Americani che si terrà il 24 agosto 2001 a San Francisco. [...]

    Dallo studio [...] emerge un maggior equilibrio di ruoli nella coppia: i genitori gay [rispetto a quelli etero] si dividono più regolarmente le cure e le attenzioni da dedicare ai loro figli. [...] È stato dimostrato anche che [...] quando l’omosessualità della moglie è causa di divorzio, i ragazzi preferiscono restare con la coppia di lesbiche piuttosto che con il padre eterosessuale. [...]

    In un piccolo studio pionieristico i figli delle lesbiche, nati attraverso donazione di sperma, sono stati messi a confronto con figli di coppie eterosessuali. È risultato che i ragazzi con due madri sono come gli altri, fanatici di sport prettamente maschili. Ma in più, e qui sta la differenza, cucinano, fanno giardinaggio e “sono molto sensibili verso sé stessi e verso gli altri” dice lo psicologo Peggy Drexler.


    :) E altrove leggo che

    I risultati delle ricerche indicano che […] Le madri lesbiche e i padri gay non hanno alcun effetto patologico sui loro bambini a causa del loro orientamento sessuale. […] non è stata riscontrata alcuna differenza significativa rispetto ai bambini di coppie eterosessuali nel processo di individuazione-separazione, nella costruzione del concetto di sé, nei problemi comportamentali, nell’attribuzione causale, nella costruzione della coscienza morale o nell’intelligenza. […] l’orientamento sessuale delle madri e dei padri non ha effetti negativi nella costruzione dell’identità e del ruolo di genere del bambino e non determina l’orientamento sessuale del bambino. […] Lo svelamento del proprio orientamento sessuale […] sembra rafforzare la relazione dei genitori omosessuali coi loro bambini e ridurre la distanza psicologica genitore-figlio.

    CITAZIONE
    mi chiedo, darwinisticamente, come possa la Specie consentire che un istinto […] come quello materno/paterno si armonizzi a un complesso pulsionalsessuale […] sterile come quello omosessuale.

    :woot: Una cosa è l'eros, un'altra è procreare, un'altra ancora allevare i bambini. Confondere queste tre cose insieme è un facile ma fatale errore.

    :shifty: Quanto a Darwin e ad altre icone culturali, si stia attenti a non prendere le loro conclusioni per oro colato: l'umana conoscenza è perfettibile. Freud ne ha sparate di cazzate, col suo generalizzare a raffica. Non appoggiamoci alle teorie, appoggiamoci al vissuto...

    :) Cmq, se v’interessano di piú i dati “scientifici”, ecco un ulteriore approfondimento (e il cui primo libro che vi si cita, scordavo, ce l’ho qui in biblioteca, anche se non l’ho mai letto):

    Esistono poche ricerche e studi, e in Italia se ne e' occupata una ricercatrice e giornalista con il saggio […] Mamme e papa' omosessuali (M. Bonaccorso, 1994, ed. Riuniti). Ovviamente non sono certo mancati studi psicologici statunitensi che, pero', non sono esaurienti […] Un'ipotesi significativa, che iniziali ricerche gia' rendono attendibile, sta nel fatto che l'omosessualita' non interferisca nello sviluppo dell'identita' di genere e nell'identita' sessuale cosí come nel successivo orientamento sessuale del bambino. […]

    I dati […] indicano che […] la discriminazione sociale, specie nella scuola, che viene fatta verso i bambini con genitori gay o lesbiche, sono da ritenersi ne' piu' ne' meno che dei potenziali fattori di conflitto come per altre discriminazioni tipiche di quell'eta': l'essere bassi o grassi, ecc. […] (Richardson, 1981). […]

    Scallen (1981) ha comparato padri gay e padri non gay, utilizzando il questionario che indaga le abilita' del ruolo paterno (EFRQ). Ha notato che i padri gay sono stati piu' di sostegno con i figli e sono meno tradizionalisti nel loro approccio di genitore. Altre ricerche hanno invece messo in risalto i seguenti punti:

    1) molti padri gay si relazionano in maniera positiva con i loro figli;

    2) l'orientamento sessuale del padre e' poco importante all'interno della relazione padre/figlio;

    3) e infine, che egli cerca tenacemente di creare una stabilita' nella vita familiare e una positiva relazione che di solito ci si aspetterebbe dai genitori tradizionali (Harris, 1985).

    Altri studi (Harris & Tunner, 1986 et al.) sono arrivati alla conclusione che l'omosessualita' non e' incompatibile con l'efficacia della paternita'. Nessuna differenza e' stata trovata fra padri eterosessuali e omosessuali rispettivamente sulle questioni che riguardano: il problem solving, il provvedere alla ricreazione e al gioco con i figli, all'incoraggiamento all'autonomia; e nessuna difficolta' e' emersa rispetto alle cure e all'allevamento. [...] I padri gay risultarono meno autoritari e piu' sensibili rispondendo piu' facilmente nel percepire i bisogni dei figli rispetto ai padri non gay. […]

    Gli studi seguenti esaminano alcuni aspetti delle "funzioni materne" delle lesbiche e le differenze rispetto alla controparte eterosessuale. […] Mucklow e Phelan (1979), esaminarono 34 madri lesbiche e 47 eterosessuali, per determinare se c'era una significativa differenza tra i due gruppi sul livello delle attitudini materne e selfconcept (concetto di se'). Essi trovavano che i due gruppi di madri non differivano […]. Miller, Jacobsen e Bigner (1981) […] riscontrarono che le madri lesbiche erano piu' portate a centrare adeguatamente le loro risposte sui figli […].


    :rolleyes: Mi scuso se le mie risposte non sono sempre centrate adeguatamente...

    Edited by Hamlet da Hamelin - 14/12/2007, 00:50
     
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  12. cerbiattoincazzoso
     
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    Dico la mia cercando di nn cadere in facili banalizzazioni e pregiudizi..
    Già da tempo sostengo la mia posizione fortemente contraria.
    Nn metto in discussione la capacità di una coppia omo di educare un bambino nè tantomeno i valori che gli vengono insegnati,ma la vedo come una scelta "egoistica".
    Perchè il bambino verrebbe comunque bollato come *diverso* (attenzione al significato del termine..) da una società nn ancora adeguatamente tollerante.
    Certo qualcuno potrà obiettare che in questo modo,con questo rifiuto,si alimenta l'intolleranza mentre sarebbe opportuno "educare" la società ad accettare una diversità (fare sempre attenzione all'accezione nn discriminante del termine) che nn ha nulla di marcio.
    Ma si sa bene come sia difficile l'educazione alla tolleranza.
    Il discorso è lungo e articolato..ma voglio semplicemente esprimere il mio parere,senza richiami scientifici o argomentazioni filosofiche ed essere semplicemente sincera:se fossi lesbica nn avrei forse il coraggio di fare questa scelta che nn investe solo la mia vita (come nel caso di un coming out) ma soprattutto quella del mio bambino.
    Sarò anche una vigliacca forse ma il coraggio nn ce l'avrei.
    Aspetto la valanga di critiche che mi verranno mosse..le accetto tranquillamente.
     
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  13. GaborKinski
     
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    Come persona ti stigmatizzo, come potenziale, in maniera statisticamente elevata, procreatore di diversi (come se i figli normali, da un punto di vista prettamente egoistico e tipicamente da ventenne quale io sono, non fossero già una bella rottura...) ti condivido appieno.
     
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  14. ilnomeègiàutilizzato
     
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    Abbiamo forse messo in soffitta troppo presto - era per diventare finalmente "cultura di governo"? - autori come Reich, Cooper, Laing, Deleuze e Guattari, naturalmente Marcuse, e persino il più "serio" Adorno - che ci hanno insegnato verità elementari sulla funzione della famiglia patriarcale nel perpetuare la società proprietaria e autoritaria. Un bambino che cresca in una famiglia con due mamme o con due padri non riprodurrà nella propria formazione quello schema edipico che dovrebbe prepararlo a diventare a sua volta padre-padrone di figli sottomessi e poi fisiologicamente ribelli, e difensore (!) della donna che sceglierà di impalmare. Certo, avrà le sue difficoltà con i compagni di scuola "normali", non diventerà un cittadino esemplare... grazie a dio; e magari grazie a dio diventerà persino ateo, e cioè cristiano più vero di un qualunque Butti-bacchettone.


    Gianni Vattimo-15 ottobre 2004-Il Manifesto
     
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  15. tristanotradito
     
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    Scopriremo che la coppia Gay tirerà sù bambini con così tante palle, così tanta sensibilità, spirito critico e indole socialista che rimpiangeremo di aver perpetuato per secoli un'aberrazione come la famiglia eterosessuale (a questo punto, mi sembra patente, la prima causa di guerra, proprietà privata e neodestre al governo).

    Io personalmente sarei il primo a ripudiare la mia eventuale moglie e dare i miei bambini a coppie gay perché abbiano una vita migliore, o li terrei purché un mio buon amico sappia condividere con me il compito politico di "genitore". Nel giro di un paio di generazioni ognuno si sarà emancipato dall'ideologica eterosessualità (come io stesso stavo riuscendo a fare qualche mese fa, 'nnaggia...) e finalmente capirà che siamo nati per stare insieme con le sole persone che veramente capiamo: quelle del nostro sesso. I ragazzi poi sono così divertenti, oltre che filosofi, musicisti, scrittori, scopritori (... quello che capiterà alle ragazze a questo punto non m'interessa: affar loro).

    Resta un problema, però: chi procreerà? Chi si macchierà di un'unfamia così grande come fecondare una donna?
    Uhm... per quache secolo dovremmo farcela con lo sperma congelato: le coppie lesbiche potrebbero donare tipo un bimbo su tre ai loro colleghi maschi... ma poi? (Ah!, vero, la fecondazione assistita...)


    Spiace solo che -a casua di una artificio rinnovabile come la fecondazione assistita, appunto- la rivoluzione non porti alla estinzione del Genus Homo, perché sarebbe il tramonto più bello che l'uomo potrebbe compiere, il più virente lauro di cui l'intelligenza umana potrebbe fregiarsi. L'uomo, divenuto orami in grado di riconoscere e quindi evitare il trucco della Natura -che come scrisse Andrea Cappellano inventò l'orgasmo per ingannare l'uomo e farlo riprodurre- potrebbe tenersi l'orgasmo, senza procreare. Attraverso la fecondazione assistita alleverebbe per qualche generazione bambini con un metodo fulgidamente alternativo. L'umanità, così riformata, si avvierebbe verso un radioso futuro di pace e serenità. Gli uomini guarderebbero allora alla loro storia, al loro passato di orrori, e cesserebbero di riprodursi, avendo FINALMENTE compreso che è l'uomo stesso (quello nato per millenni da uomo e donna: bestiale rapporto etero) ad essere marcio.
     
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641 replies since 29/10/2004, 20:57   15636 views
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