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Aspasia.
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di D.DONATI
“Se una società si dedicasse alla lettura delle poesie di Leopardi, grazie alla nuova paideia di cui abbiamo tanto bisogno, i rapporti umani potrebbero chiarirsi almeno un po’. Quel po’ che sarebbe il nostro bene, minimo, ma sufficiente a sfuggire, se non alla realtà del non-essere, almeno all’impressione del non-senso”. Così Yves Bonnefoy scive in Per avvicinarsi a Leopardi, che fa parte della raccolta di 17 saggi pubblicati in Italia con il titolo “La civiltà delle immagini” in cui, come afferma nell’introduzione, allo sguardo dello storico si sostituisce quello di chi si avventura in uno spazio più soggettivo e meno verificabile ma ricco di possibilità di ipotesi e di dialogo. Bonnefoy ha dedicato a Leopardi due importanti interventi, quello sopra citato, tenuto alla Sorbona in apertura dell’anno del bicentenario (1798-1998), l’altro, L’insegnamento e l’esempio di Leopardi, a Recanati due anni dopo. In entrambi insiste sulla modernità del suo pensiero i cui punti di forza sono l’intuizione del decentramento assoluto della condizione umana tra gli aspetti del mondo e la lucidità con la quale, in anticipo su Nietzsche, l’ha considerata. Eppure a suo parere Leopardi attraverso la musica dei versi, certi indimenticabili paesaggi e la sopravvivenza della speranza, ha trovato il modo per mostrarsi infedele alla visione negativa del “tutto è nulla”. Bonnefoy ha fatto altro per Recanati e per Leopardi. Nel giugno scorso ha dato al Centro Studi l’anteprima di un suo saggio sul Canto notturno che è stato stampato in elegante cartella dalle Grafiche Fioroni insieme con la sua traduzione in francese dello stesso canto e una incisione, da lui molto apprezzata, di Rossano Guerra, e onora della sua amicizia di intellettuale semplice e nobile alcuni soci del Centro Studi tra cui Enrico Capodaglio e Feliciano Paoli che sono anche suoi traduttori. Lasciamo ai lettori incuriositi il percorso degli altri saggi, dove è sempre presente la ricerca di quell’arrière pays, il meno noto, il periferico, il silenzioso, di cui le Marche sono a suo parere un esempio (c’è una pennellata da grande artista in un breve passo dedicato a Camerino) e che è un motivo conduttore della sua poetica lontana dai percorsi della retorica e dell’astrazione.
Yves Bonnefoy LA CIVILTÀ DELLE IMMAGINI Pittori e poeti d’Italia 2005 Roma Donzelli Editore
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Yves Bonnefov è uno dei maggiori poeti contemporanei. Nato a Tours nel 1923, ha pubblicato nel corso di cinquant’anni numerose raccolte dei suoi versi.
Eletto nel 1981 al Collège de France, vi ha tenuto per dodici anni l’insegnamento di Etudes comparées de la fonction poetique.
Con la Donzelli editore ha pubblicato nel 2003 Osservazioni sullo sguardo e nel 2004 L’Entroterra.
Il 31 maggio 2004 ha ricevuto la Laurea Honoris causa dall’Università degli Studi di Siena, su proposta della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo.
Nel 2005 gli è stato conferito il Premio Internazionale di Poesia ‘Pier Paolo Pasolini’.
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olcesamante.
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Maria Antonietta è un personaggio molto affascinante... Speriamo che non ne facciano, già che si trovano, una versione cyborg sul grande schermo! Perché per fortuna queste cose succedono soprattutto al cinema, i libri sembrano in parte immuni perché vendono meno... . -
Aspasia.
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Mi pare lo stiano facendo..... .
